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«Una provincia vale l’altra»

La Calabria alle urne per un nuovo governo

A breve si ritorna a votare in Calabria per eleggere il nuovo Governo regionale. La speranza è che si scelgano i migliori candidati per dare a questa Regione la possibilità di riprendere il cammino c…

Pubblicato il: 24/08/2025 – 17:59
di Franco Scrima
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La Calabria alle urne per un nuovo governo

A breve si ritorna a votare in Calabria per eleggere il nuovo Governo regionale. La speranza è che si scelgano i migliori candidati per dare a questa Regione la possibilità di riprendere il cammino con un nuovo governo che riporti la Regione ai valori che pure ci sono stati in passato, quando i livelli erano più “frizzanti” e si riusciva a competere con le altre regioni riuscendo a raggiungere obiettivi utili. Oggi non è difficile raggiungerli: sarebbe sufficiente, intanto, superare i principi di territorialità e lavorare con serietà’ per consentire alla Calabria (ripeto alla Calabria) di ritornare ad essere una regione compatta, dove una provincia vale l’altra, senza più competere tra di loro. Smetterla, insomma, con la “competizione” territoriale i cui risultati (molto mediocri) sono sotto gli occhi di tutti. Il territorio calabrese (se gestito a dovere) può riservare ritorni consistenti, con riflessi importanti per l’economia per ciascuna delle cinque provincie. Perché non farlo? Perché non tentare di intraprendere questa strada in armonia piuttosto che continuare a graffiarsi la faccia? La Calabria va considerata come si conviene; con una gestione politica altrettanto degna, che pensi al progresso dell’intero territorio regionale, senza piu’ “sottrarre all’una per dare all’altra”. Naturalmente per ottenere i risultati bisogna guardare alla Calabria come un unico territorio, senza più puerili iniziative locali che sottintendono solo interessi di parte. La Calabria va considerata nel suo insieme e non più secondo il comune di residenza del personaggio di turno (alta velocità ferroviaria docet). Quel lavoro fa solo accrescere la rivalità tra conterranei e alleggerisce, fino ad annullarla, la credibilità del politico che si presta al gioco. Il territorio calabrese, inoltre, ha bisogno di una politica “unita” che sappia portare avanti idee e previsioni comuni in tutte le provincie e salari che consentono di affrontare il costo della vita. Per fare ciò è opportuno incominciare a scegliere i rappresentanti politici per le prossime “regionali”, che non è una scelta della statura fisica, ma una selezione valoriale che tenga conto della preparazione politica e sociale. E la scelta va fatta con la consapevolezza di selezionare i “migliori” se si vuole che, finalmente, la Calabria possa cambiare radicalmente. L’obiettivo non può che essere uno: scegliere i migliori candidati per dare alla regione la possibilità di incamminarsi verso i valori di una gestione seria e concentrarsi per riportarla a livelli più “frizzanti” in modo da competere con le “consorelle” e garantire il raggiungimento di obiettivi utili per il territorio (tutto il territorio e non soltanto quello di casa propria) per poter competere con gli altri. Per ottenere risultati di questo genere bisogna avere una visione non solo comune, quanto diversa rispetto alla gestione dei territori: una provincia vale l’altra.

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