Amerigo De Grazia libero in Venezuela: sollievo in Calabria per l’oppositore di Maduro
Detenuto nell’Helicoide per oltre un anno, il politico italo-venezuelano originario di San Pietro in Amantea è stato rilasciato insieme ad altri sette esponenti dell’opposizione

COSENZA Dopo oltre un anno di detenzione nelle celle del famigerato carcere dell’Helicoide a Caracas, il calabrese Amerigo De Grazia è finalmente libero. Originario di San Pietro in Amantea, piccolo borgo del tirreno cosentino, De Grazia era stato arrestato il 7 agosto 2024 in Venezuela, dove da anni è impegnato come oppositore del presidente Nicolas Maduro.
Il suo rilascio è arrivato ieri, insieme a quello di altri sette leader dell’opposizione, mentre cinque sono stati trasferiti agli arresti domiciliari. La notizia è stata accolta con sollievo non solo dai familiari dell’ex deputato, ma anche da un’intera comunità che in questi lunghi mesi non ha mai smesso di chiedere giustizia.
Classe 1959, De Grazia è stato detenuto in condizioni estreme nell’Helicoide, una struttura nota per le gravi violazioni dei diritti umani e già denunciata da organizzazioni internazionali come Human Rights Watch e Amnesty International. Ex parlamentare, figura storica del dissenso venezuelano, è anche cittadino italiano. Le accuse mosse nei suoi confronti — come per molti degli oppositori incarcerati — riguardavano presunti casi di corruzione legati alla gestione sindacale dell’opposizione.
Un paese in ansia, il sindaco in prima linea
A San Pietro in Amantea, l’arresto di De Grazia ha lasciato un segno profondo. L’intera comunità si è stretta attorno alla sua famiglia, mentre il sindaco Gioacchino Lorelli non ha mai smesso di appellarsi alle istituzioni italiane e alla Santa Sede per sollecitare un intervento diplomatico. Lorelli aveva lanciato appelli pubblici anche attraverso i canali della Farnesina, esortando l’Italia a non dimenticare i suoi cittadini detenuti ingiustamente all’estero. La liberazione di De Grazia e della connazionale Margarita Assenza, arrestata nell’ottobre 2024, è stata confermata ieri dal Ministero degli Esteri, che ha assicurato il proseguimento dell’impegno per la liberazione degli altri detenuti italo-venezuelani. (redazione@corrierecal.it)
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