29 agosto 1999, la storica prima volta della Reggina in Serie A
Il debutto sul campo della Juventus, esattamente 26 anni fa, terminò 1-1. La stagione fu memorabile e si concluse con la salvezza

REGGIO CALABRIA Ci sono giorni che per alcune persone possono rappresentare il nulla, mentre per altre assumere un significato unico. A titolo di esempio: il 29 agosto. All’apparenza una tranquilla giornata di un’estate che si avvia verso la fine, quando è tempo di ritornare in ufficio dopo la pausa oppure, per gli italiani più atipici, si parte per le vacanze settembrine. Eppure, nel 1999, esattamente 26 anni fa, accadde un qualcosa che entrò di diritto nella storia e nel cuore di una determinata fetta di popolazione. Siamo a Reggio Calabria e loro, i reggini, lo ricorderanno eccome quel 29 agosto. Era una domenica: su molte tavole c’erano fileja al sugo e pipi chini fatti dalla nonna, all’esterno la temperatura si aggirava sui 30 gradi, mentre per quasi tutti gli abitanti di Reggio e provincia crescevano ansia a trepidazione. Tempo di finire il pranzo e bisognava infatti sistemarsi davanti al televisore, oppure correre dagli amici, al bar, perché alle ore 15 in punto ci si sarebbe collegati con Torino. Radio, Tv, non importa in che modo, volevano esserci tutti. Lì, a quasi 1400 chilometri di distanza, stava infatti per scendere in campo la Reggina e non sarebbe stata una partita qualunque: allo Stadio delle Alpi, contro la Juventus di Carlo Ancelotti, gli amaranto avrebbero disputato il loro primo, storico match in Serie A, a 85 anni dalla fondazione del club.
La giornata di Torino
Tanti furono i tifosi amaranto giunti nel capoluogo piemontese quella domenica di agosto e altrettanti quelli che tra radio, televisione e telefonate cercavano di seguire la squadra. Fu una giornata indimenticabile, anche sul campo: la Reggina di Franco Colomba, infatti, non si lasciò intimorire dal debutto di fuoco e riuscì a fermare i bianconeri sul punteggio di 1-1. Dopo il gol di Inzaghi, gli amaranto reagirono di voglia e orgoglio e trovarono la prima rete della loro storia in A con un giovane proveniente dalla Sierra Leone, nemmeno 20enne: Mohamed Kallon, attaccante la cui vita era tutta un programma e che visse la fame, ma che quel 29 agosto condusse la Reggina verso la gloria. Gli uomini di Colomba vennero accolti come eroi a Reggio Calabria, una festa e un’emozione che fece rivivere i fasti di un anno prima, sempre nel capoluogo piemontese, quando il 2-1 contro l’altra squadra della città, il Torino, con 20mila cuori amaranto al seguito, consentì alla Reggina di ottenere ufficialmente la promozione in A.
La stagione memorabile
L’1-1 contro la Juve diede un forte impulso per iniziare al meglio la stagione: alla seconda giornata pari contro la Fiorentina, poi due vittorie di fila a Bologna e in casa contro il Piacenza, con la prima sconfitta in massima serie che arrivò solamente alla 5°. L’annata si concluse con uno straordinario 11° posto, la salvezza e la valorizzazione da parte del club di diversi talenti: in primis Baronio e Andrea Pirlo, con quest’ultimo che era in prestito dall’Inter e che diventerà nel corso degli anni colonna del Milan, della Juve e della Nazionale, ma anche Kallon, l’eroe di Torino e miglior marcatore stagionale con 14 reti. Senza dimenticare la straordinaria vetrina per lo storico capitano Maurizio Poli e il bomber Davide Possanzini. E anche dal punto di vista economico e delle presenze sugli spalti dell’Oreste Granillo, quell’anno, i numeri furono storici: record di abbonati con quasi 25mila tessere sottoscritte, di cui quasi la meta già acquistate l’anno prima, quando la promozione in Serie A non era ancora certa. Insomma, la stagione 1999/2000 fu un successo su tutti i fronti e quel caldo 29 agosto, ancora di più se si pensa a posteriori, rimarrà per sempre un ricordo indelebile e irripetibile scolpito nella mente e nel cuore di tutti i reggini.
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato