Occhiuto: «Vincerò col 60%. Poi qualcuno verrà a chiedermi scusa, spero»
Il presidente dimissionario e ricandidato a Rete4: «Ho deciso di dimettermi per far scegliere ai calabresi. Con il dispiacere dell’opposizione»

In Calabria è successo che «i magistrati mi hanno interrogato. L’interrogatorio è andato benissimo. Ho avuto la possibilità di chiarire ogni cosa, però nelle settimane precedenti e anche dopo, ho visto che qualcuno speculava su un’inchiesta della magistratura. In Italia non bisognerebbe mai dimettersi per un avviso di garanzia ma nemmeno bisognerebbe utilizzare le inchieste della magistratura per ragioni di lotta politica». Lo ha detto questa sera il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, dimissionario e ricandidato, intervenendo in diretta su Rete4 nel corso del programma “Quarta Repubblica”.
«Facciamo scegliere ai calabresi»
Occhiuto racconta le fasi iniziali dell’inchiesta della Procura di Catanzaro fino al suo interrogatorio e alla decisione di dimettersi. «Giravo per strada e i calabresi mi dicevano “Presidente non molli, vada avanti, continui”, perché di fatto ho rimesso in moto una regione che era additata come l’ultima regione d’Europa, e allora mi sono detto “facciamo scegliere ai calabresi chi deve governare”».
«In Calabria – ha spiegato poi Occhiuto – è successa una cosa singolare e cioè che l’opposizione si è persino dispiaciuta che io mi sia dimesso, voleva che non si andasse alle elezioni. Io però guido una regione dove i presidenti degli ultimi trent’anni nell’ultimo anno sono stati investiti da inchieste giudiziarie. Poi però sono stati tutti quanti assolti, prosciolti o archiviati. E però sono stati archiviati anche politicamente». «Io – ha sottolineato ancora Roberto Occhiuto – ho avuto subito la sensazione che anche nella macchina amministrativa mi vedessero ormai come un presidente azzoppato, in difficoltà quindi come uno che in qualche modo non avesse una prospettiva. E allora mi sono ribellato a questo ho detto decidono i calabresi». Secondo Occhiuto infatti «se in passato qualcun altro avesse avuto questo coraggio credo che la storia di alcune amministrazioni comunali o regionali avrebbe avuto un altro sviluppo».
«Vincerò col 60%»
In passato «ho assunto delle posizioni anche un po’ eretiche nel mio schieramento» ha detto ancora Occhiuto, «perché ho criticato in alcuni momenti la l’Autonomia differenziata perché ho ritenuto che un presidente di regione che sappia fare il presidente, l’autonomia se la prende quando se la deve prendere. Nella mia regione, per esempio, benché sia commissariata la sanità da 15 anni e quindi le decisioni del Commissario che in questo caso ero io sono sottoposte a due ministeri, per esempio ho preso dei medici cubani contro anche il parere all’inizio dei ministeri». Infine, il parallelismo con Ricci, nelle Marche, candidato però di centrosinistra. «È nella mia condizione, credo che lì il centrodestra non stia speculando su questa inchiesta. Qui in Calabria, invece, forse i miei oppositori lo stanno facendo un po’ di più. Io sono tranquillo perché se non lo fossi stato non avrei fatto questa scelta. Sono tranquillo anche del fatto che vincerò e lo farò col 60% e poi magari chi ha speculato sulla su un’inchiesta giudiziaria magari verrà a chiedermi scusa, spero». (Gi.Cu.)
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