Tentato femminicidio a Roccabernarda. Le «minacce» denunciate dal figlio prequel della brutale aggressione
Convalidato l’arresto del 73enne. Lo scorso 29 agosto ha accoltellato l’ex moglie colpendola alla spalla e al collo

CROTONE Il 6 agosto 2025 l’ultimo sfogo, in ordine di tempo, prima della brutale aggressione consumata 23 giorni dopo. Mancano pochi minuti alle 14 quando negli uffici del comando dei carabinieri di Roccabernarda si presenta un 35enne del posto per denunciare quanto accaduto il giorno precedente nei pressi del capannone che ospita la propria azienda. Il giovane (rappresentato dall’avvocato Giorgio Loccisano) si trova in compagnia di un cliente quando sul posto arriva il padre di 73 anni, con il quale i rapporti sono difficili da anni. Una breve discussione per futili motivi: il prequel di un epilogo che poteva assumere contorni assai più drammatici.
Dal racconto fornito nella denuncia presentata ai militari crotonesi, l’uomo avrebbe raccolto una sbarra di ferro tentando di scagliarla contro il figlio. Il cliente sarebbe riuscito ad evitare il peggio frenando sul nascere il tentativo di aggressione. Il 73enne, prima di desistere avrebbe comunque rivolto alcune minacce, «ti brucio la casa con tutti dentro» e «ti faccio a pezzettini».
La prima denuncia e il tentato omicidio
Quanto accaduto nei primi giorni di agosto è la classica goccia che fa traboccare il vaso. Il 73enne, infatti, il 28 agosto si sarebbe recato nei pressi dell’abitazione della ex moglie minacciandola, per poi – il 29 agosto 2025 – tentare di ucciderla (rappresentata dall’avvocato Chiara Penna) con un coltello: ferendola al collo e alla spalla, dopo averla speronata con l’auto e costretta a fermarsi. La donna è ricoverata all’ospedale di Cosenza – in condizioni gravi e non in pericolo di vita – dove è stata trasportata d’urgenza dopo la brutale aggressione. Un tentato omicidio rimasto tale solo grazie al provvidenziale intervento di tre persone presenti sul posto. I rapporti con il marito si erano incrinati da tempo, un anno fa i due coniugi erano arrivati alla decisione di separarsi consensualmente. Il gip, nelle scorse ore, ha convalidato il fermo del 73enne (difeso dall’avvocato Alessandra Cozza) che resta in carcere. (f.b.)
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