Vent’anni senza Giuseppe Loria, sparito nel nulla a San Giovanni in Fiore
Il doppio mistero dell’incontro con un amico mai identificato e della richiesta di un riscatto mai ritirato. La mamma torna a chiedere giustizia

SAN GIOVANNI IN FIORE Vent’anni senza Giuseppe Loria: aveva 26 anni al momento della scomparsa il giovane operaio sparito nel nulla a San Giovanni in Fiore, dopo che era uscito di casa al mattino per andare a lavorare, senza portare con sé né cellulare né portafogli. A fine giornata lavorativa, Giuseppe accetta un passaggio dal datore di lavoro ma poi scende durante il tragitto per incontrare un amico mai identificato.
Sul suo caso grava un altro mistero nel mistero: pochi giorni dopo la scomparsa, infatti, alla famiglia venne recapitata una lettera anonima con una richiesta di riscatto per una cifra relativamente modesta (10mila euro) per quei tempi. La madre Immacolata Guzzo seguì alla lettera le istruzioni ma nessuno ritirò la somma di denaro.
La mamma, ad ogni anniversario della scomparsa, ripete un appello caduto – purtroppo – finora nel vuoto: “Ditemi dov’è mio figlio, almeno questo me lo dovete – così la donna 5 anni fa – Mi sento abbandonata dallo Stato”. Qualcuno ha informazioni utili? rilancia oggi la trasmissione televisiva Chi l’ha visto? che ha seguito la vicenda sin dall’inizio.
Giuseppe, altro quasi un metro e novanta, al momento della sparizione era riconoscibile per dei vistosi tatuaggi su entrambe le braccia. Su facebook esiste il gruppo Aiutateci a trovare Giuseppe Loria che periodicamente rinnova l’appello.
L’appello della sindaca Succurro
A 20 anni dalla scomparsa di Giuseppe Loria, detto Pino, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, ha voluto ricordare il giovane concittadino, di cui si persero le tracce in circostanze mai pienamente chiarite. “Giuseppe – ha detto Succurro – era una persona buona, conosciuta, fragile ma sincera. 20 anni sono tanti, ma il ricordo della sua scomparsa rimane una ferita aperta per tutta la nostra comunità”. La sindaca ha sottolineato la necessità di rompere i silenzi che da due decenni circondano la vicenda. “Chi sa qualcosa – ha insistito – ha il dovere morale di parlare. Non possiamo accettare che su questa storia cali l’oblio. È importante scuotere le coscienze, soprattutto di chi può avere informazioni su quegli anni”. Succurro ha rivolto un pensiero particolare alla madre di Giuseppe, Immacolata Guzzo, che da allora non ha trovato pace. “Alla sua sofferenza – ha precisato la sindaca – dobbiamo rispondere con vicinanza e solidarietà concreta. Lottiamo tutti uniti contro l’omertà, che è il principale ostacolo alla verità”. “La comunità di San Giovanni in Fiore – ha concluso Succurro – è generosa e umana. Poprio per questo oggi sento il dovere di chiedere a tutti di non dimenticare Pino. Ciascuno faccia la propria parte perché la verità venga finalmente a galla”.
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