REGIONALI 2025 | Alla politica piace il tricolore. La carica dei sindaci nelle coalizioni
Sia il centrodestra sia il centrosinistra hanno fatto ampio ricorso nelle liste per il Consiglio a primi cittadini e in generale ad amministratori

LAMEZIA TERME Secondo un calcolo sommario, molto sommario, saranno più di 20 i sindaci nelle liste dei candidati al Consiglio regionale. E poi vanno aggiunti tanti ex sindaci e tanti assessori, di ieri e soprattutto di oggi. La corsa delle Regionali per le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra è anche una corsa di tantissimi amministratori, primi cittadini in carica e in alcuni casi primi cittadini che tali non sono più ma hanno ancora una presa sul territorio, assessori, anche consiglieri comunali. Avamposti a livello comunale ma anche attrattori di consenso – quali primi intercettatori delle istanze e delle necessità della popolazione – utile in una campagna elettorale che si preannuncia comunque molto intensa. Il dato dell’ampio ricorso agli amministratori – un ricorso forse mai così ampio come questa volta – ovviamente accomuna sia il centrodestra sia il centrosinistra, con una live prevalenza forse per il centrosinistra, anche se nel centrodestra c’è anche un caso davvero speciale: quello di due sindaci candidati – in Occhiuto Presidente Rosaria Succurro, prima cittadina di San Giovanni in Fiore, e in Forza Italia Sergio Ferrari, sindaco di Cirò Marina – che sono anche presidenti di Provincia, rispettivamente Cosenza e Crotone. Comunque, ecco una “carrellata” sulle liste alla ricerca dei tanti sindaci in campo, nella consapevolezza che qualcuno può sfuggire tra le pieghe delle liste stesse per ragioni comprensibili.
Il centrodestra
Nella coalizione che sostiene la ricandidatura del governatore uscente Roberto Occhiuto tante vecchie conoscenze e tanti volti noti, tra gli amministratori in lizza: tra i nomi più conosciuti Orlandino Greco (sindaco di Castrolibero) che corre con la Lega, Roy Biasi (Taurianova) che corre con Forza Italia come Saverio Russo (Nocera Terinese) mentre Salvatore Mascaro (Cerenzia) corre con Forza Azzurri, e poi Cataldo Minò (Cariati) che è candidato con Occhiuto Presidente, e Romano Loielo (Nardodipace) “alfiere” dell’Udc. C’è poi il caso davvero particolare di Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro: nel 2021 candidato nella coalizione di Luigi De Magistris ma nel tempo si è molto avvicinato a Occhiuto e ora ridiscende in campo nella lista del candidato presidente del centrodestra. E non si può non menzionare poi Maria Limardo, ex sindaco di Vibo Valentia con Forza Italia e ora “new entry” di spicco nella Lega.
Il centrosinistra
Il ricorso a sindaci e amministratori comunali dunque diventa un “must” anche del centrodestra, dopo esserlo diventato, e già da tempo ormai, per il centrosinistra, che anche questa volta ha schierato in modo massiccio nelle proprie fila a sostegno del candidato presidente Pasquale Tridico numerosi primi cittadini, assessori e consiglieri comunali, tra cui due presidenti di Consiglio comunale di capoluoghi di provincia, quello di Catanzaro Gianmichele Bosco (Avs) e quello di Cosenza Giuseppe Mazzuca (Pd) . Tra i sindaci ovviamente risalta Giuseppe Falcomatà, primo cittadino di Reggio, che ha deciso di scendere in campo come capolista del Pd nell’area sud. Particolarmente piene di sindaci e amministratori le liste del Pd e della “costola” del Pd, Democratici Progressisti: per il Pd nell’area nord Pino Capalbo (Acri) e Mimmo Lo Polito (Castrovillari), nella centrale Elisa Sacco (Borgia), nell’area sud Giuseppe Ranuccio (Palmi) e Vincenzo Maesano (Bovalino), per Dp Umberto Federico (Luzzi) e Laura Moschella (Gimigliano). Avs invece punta su due sindaci fortemente caratterizzati a sinistra, come Mimmo Lucano, sindaco del “Modello Riace” in tema di accoglienza dei migranti, e Michele Tripodi, sindaco comunista della “rossa” Polistena. E poi Edoardo Giudiceandrea, sindaco di Calopezzati, tra gli “alfieri” di Tridico Presidente. E infine Giuseppe Condello, sindaco di San Nicola da Crissa, nel listone della Casa Riformista. Insomma, tanti sindaci, perché alla politica calabrese il tricolore piace. (a. cant.)
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