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la sfida delle regionali

Catanzaro, confronto sulla sanità (ma Tridico non arriva). Occhiuto a Conte: «Cotticelli l’hai nominato tu…» – VIDEO

Il candidato presidente del centrosinistra non c’è, a differenza del candidato del centrodestra e di Toscano. Il governatore uscente replica all’ex premier: «Di cosa ha paura?»

Pubblicato il: 17/09/2025 – 18:43
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Catanzaro, confronto sulla sanità (ma Tridico non arriva). Occhiuto a Conte: «Cotticelli l’hai nominato tu…» – VIDEO

CATANZARO Un confronto parziale, e quindi un confronto di fatto mancato. Al dibattito tra candidati presidenti della Regione sulle problematiche della sanità a Catanzaro – in particolare sul progetto del secondo pronto soccorso nel capoluogo– una sedia resta vuota, quella di Pasquale Tridico, frontman del centrosinistra. Ci sono invece gli altri due sfidanti per la guida della Cittadella, il governatore uscente Roberto Occhiuto, per il centrodestra, e Francesco Toscano, per Democrazia Sovrana Popolare, che hanno raccolto l’invito di alcune associazioni – la “Tazzina della Legalità” e “Confassociazioni” – per discutere di un tema fortemente avvertito a Catanzaro. Ostico l’argomento anche  per il governatore uscente che è stato commissario della sanità calabrese che avrebbe meritato una riflessione a 360 gradi con la presenza anche di Tridico, candidato di centrosinistra oggi impegnato per la concomitante tappa nel Reggino di Giuseppe Conte, leader del M5S. Un nuovo confronto salta, dunque, con un pizzico di disappunto per lo stesso Occhiuto, tra l’altro terminale delle accuse proprio di Conte e Tridico nelle ultime ore.

La replica di Occhiuto a Conte

In particolate Conte a Locri ha parlato delle dimissioni di Occhiuto come di “un atto di arroganza anche nei confronti della magistratura”. Non si fa attendere la replica del leader del centrodestra: «Conte – dice Occhiuto parlando con i giornalisti – dovrebbe avere lo stesso rispetto che ho nei confronti dei giudici, dovrebbe sapere che la magistratura non si fa condizionare dalle scelte politiche. Occhiuto aggiunge: «Di cosa ha paura Conte? Ho dato la possibilità a lui e agli altri di chiedere ai elettori calabresi se ho fatto bene o meno in questi 4 anni. Sono qui per un confronto sulla sanità con il suo candidato, ma sarò costretto ad andare via. E’ la seconda volta che succede dopo il Corriere della Calabrianonostante quello di oggi poteva essere anche più insidioso, considerato che  la città di Catanzaro ha sui temi della sanità una sensibilità molto spiccata.  Non so se sia giusto e rispettoso fare una campagna elettorale in questo modo». «Conte – aggiunge Occhiuto –  dovrebbe ricordare i commissari alla sanità che lui ha nominato, come Cotticelli e tutti gli altri. Se oggi va in giro a mostrare cantieri aperti, sappia che se ci fossero stati i suoi commissari probabilmente quegli stessi ospedali sarebbero chiusi. Io sono qui, pronto a discutere di sanità, mi dispiace che non ci sia un confronto».



Il tema del secondo pronto soccorso di Catanzaro

Quanto al tema specifico Occhiuto precisa: «L’idea iniziale era di realizzare il secondo pronto soccorso con i poteri speciali attribuiti alla Protezione civile ma  ho il dovere di rispettare le decisioni del Comune di Catanzaro. Se diranno che l’obiettivo è un nuovo ospedale a Germaneto, procederemo in quella direzione. Se invece la scelta sarà di ammodernare il Pugliese-Ciaccio – osserva ancora Occhiuto – ci sono risorse anche per quello. In quest’ultimo caso, però, il pronto soccorso di Germaneto non potrà essere realizzato con i poteri speciali e dovrà seguire i tempi ordinari della rimodulazione degli accordi di programma sull’edilizia sanitaria, notoriamente più lenti. In ogni caso, ciò che conta è che le risorse ci sono: circa 600 milioni destinati all’edilizia sanitaria, di cui una quota rilevante per Catanzaro».

L’intervento di Toscano

Sul punto, ecco infine le impressioni di Toscano: «Sulla sanità paradossalmente hanno ragione sia quelli di destra che quelli di sinistra, perché loro governano da 30 anni alternandosi e i risultati sono quelli che tutti i cittadini calabresi hanno sotto gli occhi. Si rimpallano le responsabilità ma in realtà sia il centrodestra che il centrosinistra rispondono a centri di potere sovranazionali, utilizzano la tecnica dei tagli lineari che – sostiene il candidato presidente di democrazia Sovrana Popolare – è un’applicazione regionale delle regole della Troika che abbiamo visto in Grecia, dicono “soffrite oggi perché così ripartiremmo domani” ma in realtà condannano i calabresi ad una vita di stenti. Sono bravi nel mentire perché non si fermano neanche di fronte all’evidenza. La verità è che da quando abbiamo trasformato le unità sanitarie locali in aziende sanitarie locali la logica non è la cura del malato ma il rispetto dei conti: questi signori non hanno a cuore la salute di nessuno». (a. c.)

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