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…e non finisce qui

Una nota e tre mezze verità

Difficile, onestamente, fare peggio sotto il profilo comunicativo (ed anche della serietà)

Pubblicato il: 19/09/2025 – 17:25
di Danilo Monteleone
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Una nota e tre mezze verità

La nota con cui ieri Pasquale Tridico, candidato di centrosinistra alla guida della Regione, ha fornito la sua versione sul mancato confronto a Catanzaro rischia di entrare a far parte del guinness dei primati. Poche volte (anzi mai) si era visto un intervento di “precisazione” accolto da un fuoco di fila di smentite provenienti dai diretti interessati. La versione di Tridico è ormai conosciuta, non si è presentato alla discussione sulla sanità Catanzaro, promossa da diverse associazioni, perché non era un confronto ma «un convegno, trasformato all’improvviso dal futuro ex presidente della Regione, con media compiacenti, in un faccia a faccia sulla sanità». La prima smentita non si fa attendere ed arriva dagli stessi organizzatori del confronto che, sebbene abbiano poi cercato di edulcorare le parole in una nota, al Corriere della Calabria (che può provarlo in ogni momento) hanno fornito prima una precisa e dettagliata ricostruzione: Tridico sapeva del confronto, disponeva anche di un memorandum, ma ha scelto di fare altro. 
In una sorta di cupio dissolvi comunicativo il candidato di centrosinistra poi chiama in causa anche due emittenti televisive regionali, TeleMia ed Esperia TV, addebitando ad Occhiuto di non aver mai risposto all’invito della prima e di aver disdetto il confronto programmato nella seconda.
In un crescendo rossiniano Tridico si spinge a dire che la disdetta del confronto ad Esperia TV è comprovata da «comunicazioni ricevute dal direttore della testata». Difficile, onestamente, fare peggio sotto il profilo comunicativo (ed anche della serietà).
A stretto giro, infatti, TeleMia precisa in una nota che il portavoce di Occhiuto ha comunicato per tempo che «alla luce di quanto accaduto in occasione del mancato confronto organizzato da un’altra emittente (Corriere della Calabria ndr) non sarebbe stato possibile programmare ulteriori appuntamenti senza prima chiarire quella vicenda».



Finisce qui? Macché. Si fa sentire, infatti, il direttore di Esperia Tv, Salvatore Audia, che rispetto a quanto asserito nella nota del candidato di centrosinistra («Occhiuto ha disdetto») precisa, durante una diretta televisiva, che non c’è stata alcuna disdetta in ragione del fatto che mai c’era stata la conferma. Come dire, lapalissiano.
Insomma in una nota tre cantonate o, meglio, tre mezze verità. La ricostruzione potrebbe terminare qui. Ma c’è un ulteriore inquietante aspetto che non può passare inosservato, il fatto che sia Tridico a dire dove e come fare il confronto, come se non riuscisse ad arrestare  la sua trasformazione in una sorta di “caudillo 2.0” scegliendo lui le domande e i giornalisti a cui rispondere. Della serie, Occhiuto? «Che venga a Mosca». (redazione@corrierecal.it)

Il direttore di Esperia Tv, Salvatore Audia, nella diretta televisiva:

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