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35 anni senza il giudice Livatino: «Un esempio per la Repubblica»

Il presidente Mattarella ha commemorato il magistrato ucciso nel 1990

Pubblicato il: 21/09/2025 – 16:01
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35 anni senza il giudice Livatino: «Un esempio per la Repubblica»

Il 21 settembre 1990 la mafia assassinava Rosario Livatino, giovane magistrato siciliano che, con rigore professionale e profonda umanità, rappresentò un esempio altissimo di integrità al servizio dello Stato. A soli 38 anni, Livatino venne ucciso lungo la strada che ogni giorno percorreva da Canicattì al Tribunale di Agrigento, dove si occupava di confische e sequestri ai danni di clan mafiosi. Rifiutò la scorta, consapevole dei rischi ma deciso a non piegarsi.
A distanza di 35 anni da quel tragico giorno, la sua figura continua a essere un faro per le istituzioni e la società civile. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha definito «un autentico testimone dei valori della nostra Repubblica», mentre la premier Giorgia Meloni lo ha ricordato come «un eroe che ha anteposto la legalità alla propria vita». Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, Livatino è «un santo e un eroe», difficile da eguagliare.
La Chiesa cattolica ha riconosciuto il suo martirio in odium fidei – in odio alla fede – e nel 2021 lo ha proclamato beato, primo magistrato nella storia a ricevere questo riconoscimento. La sua fede profonda, testimoniata anche dalla quotidiana visita al Santissimo Sacramento, fu uno degli elementi che spinse i suoi assassini ad eliminarlo, vedendolo come una figura incorruttibile, ostile ai compromessi.
Oggi Livatino è anche simbolo di un’etica pubblica limpida e coraggiosa. In un discorso del 1984 aveva ammonito contro la commistione tra magistratura e politica, sostenendo che chi sceglie la carriera politica dovrebbe abbandonare senza esitazioni quella giudiziaria.
Rosario Livatino resta dunque un esempio potente di come si possa servire lo Stato senza clamori, ma con fermezza e coerenza. La sua memoria non è solo ricordo: è richiamo all’impegno quotidiano per la giustizia e la dignità della persona.

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