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Regionali, Maria Rosaria Franzè: «Per cambiare la Calabria dobbiamo affrontare le criticità reali»

«Una Calabria che cresce è una Calabria che investe in sanità, lavoro, scuola e sostenibilità»

Pubblicato il: 21/09/2025 – 9:03
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Regionali, Maria Rosaria Franzè: «Per cambiare la Calabria dobbiamo affrontare le criticità reali»

A muoverla sono la passione per la politica e l’esperienza nel sociale. Maria Rosaria Franzè parte dalla sua storia personale per spiegare i motivi della candidatura al Consiglio regionale con la lista “Tridico Presidente”. Parla del mondo della scuola e del suo ruolo di docente, del suo impegno per l’inclusione e della lotta alla dispersione scolastica. Si sofferma soprattutto sul modo di fare volontariato e cultura, sulle “esperienze che mi hanno insegnato il valore della partecipazione e della comunità”; interpreta il significato della politica che, a suo avviso, deve essere “ascolto, impegno e responsabilità verso i cittadini”, con lo sguardo rivolto “ai centri e ai borghi dell’entroterra calabrese”, luoghi che sono “ricchi di anima, di storia, di talenti, ma che spesso vengono dimenticati”. La sua azione è dunque improntata su tre concetti cardine: “ascolto, perché ogni decisione deve partire dalle esigenze reali delle persone”; “responsabilità, perché chi sceglie di rappresentare i cittadini deve farlo con trasparenza” e “futuro, perché lavoriamo oggi per dare ai giovani nuove opportunità domani”. Al centro del suo programma ci sono “le esigenze concrete delle famiglie, dei lavoratori e dei giovani”; la sua idea base è semplice nella formulazione e complessa nell’attuazione: “una Calabria che cresce è una Calabria che investe in sanità, lavoro, scuola e sostenibilità”. Il percorso locale l’ha portata a vestire i passi della Presidente del Consiglio comunale, ma anche a ritornare alla politica della vicinanza alla gente, a condurre “una campagna elettorale paese per paese, nei bar, tra la gente, ai mercati, nelle passeggiate, negli ospedali, e non solo organizzare piazze e palchi che ci allontanano dai problemi veri”. La priorità, nella sua visione, è l’intervento deciso per affrontare “le criticità reali” che sono “la perdita di lavoro, la sanità, i trasporti”, specie nelle aree interne. Ma la Calabria non è solo problemi, al contrario è un patrimonio da valorizzare: “ci sono imprese agroindustriali di successo, iniziative del terzo settore, università, centri di ricerca e associazionismo civico che producono innovazione e servizi” ed “esiste un formicolio sociale, piccoli semi di iniziativa e collaborazione da sostenere e valorizzare”. La volontà è quella di avviare “un cambiamento” che nasce da “un nuovo modo di fare politica”, anzi su “un’altra politica” che sia “sobria, gentile e attenta, capace di dare fiducia, incentivare cooperazione e sinergie, accompagnare chi innova e dare voce ai cittadini attivi”. Una politica, in sintesi, “che ascolta e dà risposte concrete”.

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