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le proposte del sindacato

Cgil propone la “Riforma integrata del lavoro turistico”. «Serve un reddito dignitoso»

Valentino: «Abbiamo proposto 500euro in più al mese agli stagionali». Trotta: «Finora gli appelli sono valsi a poco»

Pubblicato il: 22/09/2025 – 12:34
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Cgil propone la “Riforma integrata del lavoro turistico”. «Serve un reddito dignitoso»

CATANZARO «L’obiettivo è quello di dare alle lavoratrici e ai lavoratori di questo settore, soprattutto agli stagionali, un reddito dignitoso. Noi abbiamo messo come proposta 500 euro al mese in più a chi lavora nel turismo stagionale, perché è un settore che è ad alto sfruttamento, dove i lavoratori fanno fatica ad arrivare alla fine del mese nonostante la grande fatica».
La proposta, presentata oggi a Catanzaro, è quella di una riforma integrata per il lavoro turistico in Calabria, nonché promuovere il patto sociale per reddito, diritti e dignità. A formularla la Filcams Cgil Calabria che evidenzia la necessità di intervenire nella tutela dei lavoratori, soprattutto quelli stagionali, riconoscendo diritti e garantendo delle eque retribuzioni. Il segretario generale di Filcams CGIL Calabria, Giuseppe Valentino, ha parlato quindi di un lavoro «concentrato in pochi mesi all’anno e quindi chi lavora in questo settore ha un carico eccessivo. Il settore, dunque, va stabilizzato perché merita una qualificazione e merita il fatto che le parti si debbano mettere insieme per costruire un vero e proprio modello di sviluppo turistico in Calabria che non c’è».

L’appello all’ascolto 

Per la Cgil è poi necessario un mutamento di prospettiva, con le istituzioni regionali che devono essere più sensibili all’ascolto. «Abbiamo problemi in termini di qualità del lavoro all’interno di questo settore – ha rimarcato Gianfranco Trotta, segretario generale di CGIL Calabria – e che non è stato affrontato. Nei vari appuntamenti pubblici stiamo sollecitando i candidati a presidente ad attivare la funzione dell’ascolto, perché, ad esempio, sul turismo finora non c’è stato, è stata sempre una iniziativa di carattere personale o del presidente o dell’assessore di turno della regione e a poco sono valsi gli appelli all’ascolto, anche gli impegni assunti in sede di confronto». (redazione@corrierecal.it)

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