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Dal Casino Mollo ai Giganti della Sila: parte il tour della Uil Calabria alla scoperta dei paesaggi del lavoro artigiano

Una prima tappa, l’inizio di un percorso per visitare e valorizzare i laboratori e le piccole botteghe artigiane

Pubblicato il: 26/09/2025 – 12:07
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Dal Casino Mollo ai Giganti della Sila: parte il tour della Uil Calabria alla scoperta dei paesaggi del lavoro artigiano

Ci sono luoghi che raccontano le radici di un territorio. Luoghi dove riscoprire gli usi, i costumi, le tradizioni  di un tempo che ancora oggi vivono grazie al lavoro di chi attraverso il  passato riesce ad immaginare il futuro. Nello storico Casino Mollo, situato presso i Giganti di Fallistro  nel cuore del Parco nazionale della Sila, Il Fai e la Uil Calabria hanno promosso un incontro con gli artigiani e i produttori del territorio, per dare voce alle eccellenze calabresi.

L’iniziativa

Una prima tappa, l’inizio di un percorso per visitare e valorizzare i laboratori e le piccole botteghe artigiane che custodiscono saperi antichi che rendono vivo e autentico il territorio. Simona Lo Bianco, responsabile della gestione operativa Fai per la riserva, con passione e competenza ha raccontato la magia di patrimonio naturalistico  unico  nel suo genere, ossia il bosco dei giganti della Sila. Secolari Pini Larici e Aceri montani che si ergono maestosi e  che diventano  anche un simbolo di resilienza e forza, come i piccoli artigiani che realizzano prodotti legati alla natura del luogo. Una memoria, una storia che è importantissimo tutelare. 
Il Tour della Uil Calabria e della Uil Artigianato è un itinerario fatto di incontri, esperienze e racconti per  riscoprire un  patrimonio che diventa futuro.

«Il Casino Mollo – sottolinea Mariaelena Senese, Segretario Uil Calabria – è un modello di rinascita della Calabria. Un esempio  di come i fondi del Pnrr, se utilizzati bene, possono creare occasione di sviluppo, vero concreto e reale. Un bene storico  che rinasce grazie alla gestione oculata e  precisa del Fai  e che racconta quelle che sono la cultura, le tradizioni e le radici del nostro territorio.  Il  futuro della Calabria può cambiare e si può costruire se ridiamo valore alle eccellenze del territorio e se riusciamo a trasformarle in uno sviluppo duraturo, inclusivo e strutturale».

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