Domenica di nuovo al voto, a novembre mini Election Day
Urne aperte anche nei prossimi due weekend: dopo la Toscana toccherà a Veneto, Puglia e Campania. Il quadro nelle regioni

ROMA Non trascorreranno nemmeno sei giorni e le urne, lunedì chiuse alle 15 per le regionali nelle Marche e in Val d’Aosta, si riapriranno questa volta in Calabria, anche qui per rinnovare gli organi della regione; dopo un’altra settimana saranno i cittadini della Toscana a doversi recare ai seggi per la stessa ragione. La tornata elettorale di autunno si chiuderà il 23 e 24 novembre, con un mini Election Day, in cui i seggi saranno aperti in Campania, Puglia e Veneto. In queste ultime tre regioni, a otto settimane da quella data, il centrodestra non ha ancora scelto il proprio candidato. La tornata elettorale d’autunno si presenta politicamente significativa, visto che sono chiamati alle urne 17 milioni di elettori.
Gli schieramenti
Tre delle sette Regioni sono governate dal centrodestra (Veneto, Calabria e Marche) e altrettante dal centrosinistra (Toscana, Campania e Puglia) ed entrambi gli schieramenti si presentano uniti. Non c’è l’elezione diretta del Presidente della Regione nella sola Valle d’Aosta, dove i cittadini votano per i partiti che si accorderanno poi per la scelta del Governatore. Domenica e lunedì prossimo, 5 e 6 ottobre, saranno chiamati a pronunciarsi i cittadini calabresi che dovranno scegliere tra il presidente uscente Roberto Occhiuto, dimessosi e ricandidatosi dopo un’inchiesta che lo vede coinvolto, il candidato del “campo largo” Pasquale Tridico, eurodeputato di M5s e “padre” del reddito di cittadinanza, e Francesco Toscano (Democrazia sovrana e Popolare). Il 12 e 13 ottobre sarà la volta della Toscana. Qui il Presidente uscente, Eugenio Giani, chiede la conferma, questa volta con l’appoggio di M5s, finora all’opposizione; lo sfiderà per il centrodestra Alessandro Tomasi (Fdi), sindaco di Pistoia; una la outsider, Antonella Bundu di Toscana Rossa.
Veneto, Puglia e Campania
La griglia di partenza non è invece pronta per le tre Regioni in cui si voterà il 23 e 24 novembre. Il centrodestra non ha ancora sciolto il nodo dei propri candidati. La scelta più complessa è in Veneto, dove Luca Zaia non ha potuto ripresentarsi avendo raggiunto il limite dei mandati. Probabilmente dalla scelta del Veneto e dall’esito del voto nelle Marche scaturiranno quelle delle altre due Regioni, Puglia e Campania; per la prima è in pole position Mauro D’Attis ( Fi) mentre in Campania oggi Antonio Tajani ha lanciato l’ide di un civico (altri nomi circolati sono quelli di Edmondo Cirielli e di Mara Carfagna). Il centrosinistra schiera in Veneto Giovanni Manildo (Pd), avvocato ed ex sindaco di Treviso. In Campania e Puglia il “campo largo” punta rispettivamente sull’ex presidente della Camera Roberto Fico (M5s) e l’ex sindaco di Bari nonché recordman di preferenze alle europee Antonio Decaro.