Fratoianni ai calabresi: «Non rassegnatevi, perché tutto può cambiare. E questa è l’occasione giusta»
Il segretario di Sinistra Italiana e co-leader di Avs a Catanzaro: «Noi e Tridico siamo l’alternativa necessaria e possibile»

CATANZARO «Ora siamo all’ultimo miglio. Tra pochi giorni finirà questa campagna elettorale, anomala e breve, più dura nei toni di quanto ci si aspettasse, segnata dalle tensioni internazionali e nazionali. Ai calabresi che andranno al voto rivolgo un appello: non vi rassegnate. Non vi rassegnate all’idea che nulla possa cambiare, perché tutto può cambiare». Lo ha detto il segretario di Sinistra Italiana e co-leader di Avs Nicola Fratoianni in un’iniziativa elettorale a Catanzaro in vista delle Regionali. Secondo Fratoianni «basta scegliere di cambiare. È semplice: entrare in un seggio, prendere la matita e votare per un’alternativa. Quella di Pasquale Tridico, e nella sua coalizione quella di Alleanza Verdi e Sinistra. Una forza politica che cresce investendo sul rinnovamento, sulla chiarezza, sul coraggio di posizioni che indicano un’alternativa necessaria e possibile. Questa è l’occasione per cambiare davvero la Calabria».
«Destra sempre più arrogante»
Fratoianni ha anche commentato le parole pronunciate dalla premier e leader del centrodestra Giorgia Meloni a Lamezia Terme: «La destra italiana – ha proseguito il segretario di Sinistra Italia e co-leader di Avs – è sempre più arrogante: lo è nelle campagne elettorali e lo è nel modo in cui gestisce il potere, contro gli interessi della maggioranza dei cittadini. Si allarga l’area della povertà, mentre Giorgia Meloni continua a vantarsi a ogni occasione dei presunti risultati straordinari del suo governo. Ma la realtà è un’altra: la condizione di vita della maggioranza degli italiani peggiora, i servizi fondamentali vengono ridotti, il sistema sanitario nazionale è in crisi, i salari restano fermi e il costo della vita aumenta. Su tutto questo non arriva nessuna risposta. Non arrivano risposte nemmeno sulle grandi questioni globali, dalla crisi di Gaza al genocidio in corso: si limitano a girarci attorno». E ancora: «Ho sentito Giorgia Meloni dire a Lamezia “se vogliamo la pace uniamoci tutti in Parlamento”. Ma su cosa? Se poi continuano a rifiutarsi di riconoscere lo Stato palestinese. Ogni giorno – ha sostenuto Fratoianni – fanno appelli alla flottiglia per evitare incidenti: quegli appelli andrebbero rivolti al governo israeliano, perché solo Israele può mettere a rischio l’incolumità degli equipaggi civili della Global Zoom Flotilla. Sono gli israeliani a continuare a compiere crimini internazionali e a violare il diritto internazionale. Vorrei un governo che avesse il coraggio di ricordarlo». Quanto alle Marche Fratoianni ha osservato: «Sì, abbiamo perso le elezioni. Una sconfitta netta, non un semplice “problema”. Ma le elezioni si vincono e si perdono: poi ne arrivano altre, in altre regioni, e alla fine si tireranno le somme. Io continuo a pensare che la strada giusta sia quella che stiamo seguendo: costruire una coalizione larga, mettere insieme idee e dare al Paese una proposta credibile. Lo stiamo facendo qui in Calabria e continueremo a farlo anche altrove». (c. a.)
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