Il Cosenza calcio rilancia con Gualtieri, ma domani la sala stampa sarà mezza vuota
I giornalisti che da settimane contestano il comportamento della società, annunciano la loro assenza alla presentazione del dg

COSENZA A Cosenza, il calcio continua a vivere su binari paralleli che raramente si incontrano. Da un lato una piazza in fermento, che chiede con sempre maggiore insistenza al presidente Eugenio Guarascio di farsi da parte; dall’altro una società che, proprio mentre si trova sotto pressione, annuncia “progetti futuri” e rilancia la propria operatività. Due narrazioni distanti, ormai inconciliabili, che si rincorrono ormai da mesi, senza mai trovare un punto di sintesi.
Domani alle 12, allo stadio “San Vito-Marulla”, il Cosenza calcio presenterà ufficialmente il nuovo Direttore generale, Salvatore Gualtieri, con una conferenza aperta ai giornalisti. Una figura già annunciata tre settimane fa, ma che la società ha scelto di introdurre formalmente in un momento delicatissimo, a ridosso di una delle fasi più tese del rapporto tra il club e la città.
Nel comunicato che accompagna l’evento, il club parla di “un momento importante di condivisione e crescita”, lasciando intendere che intende proseguire nel proprio percorso gestionale, puntando su una maggiore presenza “sportiva e sociale” sul territorio. Il tutto mentre, solo 48 ore prima, nella gremita assemblea pubblica al Cinema San Nicola, la tifoseria organizzata, supportata dal sindaco Franz Caruso e dagli imprenditori interessati all’acquisizione del club rossoblù, chiedeva a gran voce le dimissioni del presidente Eugenio Guarascio e la cessione della società. Un appello netto, sostenuto dalla volontà dell’amministrazione comunale di rivedere anche i termini della concessione dello stadio alla società rossoblù.
Il cortocircuito tra piazza e club è ormai più evidente che mai. Da una parte una base che rivendica ascolto, trasparenza e una nuovo percorso; dall’altra un presidente che, pur avendo assicurato di essere pronto a farsi da parte, continua a muoversi come se nulla fosse, alimentando confusione e sfiducia.
A rafforzare il clima di tensione, anche la posizione assunta dalla stampa locale. Il “Club Cronisti Calabresi Antonino Catera”, da 49 giorni in silenziosa protesta nei confronti della gestione societaria, ha annunciato che non parteciperà né alla conferenza di domani né a quella pre-gara di mister Buscè, in programma sabato. «Proseguiamo una protesta coerente e determinata – si legge nella nota – per richiamare l’attenzione su principi e valori che riteniamo fondamentali». Un messaggio chiaro, che va ben oltre la cronaca sportiva.
In questo contesto, la conferenza di domani rischia di trasformarsi in un esercizio sterile di comunicazione, se non sarà accompagnata da un’assunzione di responsabilità concreta da parte della proprietà. (f.v.)
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