Ospedale di Cosenza, inaugurati i reparti di Cardiochirurgia e Chirurgia ortopedica. «Un salto di civiltà» – FOTO
Reparti operativi da subito, avviato il percorso di umanizzazione delle cure e arrivano nove nuovi specialisti universitari

COSENZA «Un salto di civiltà» lo ha definito Vitaliano de Salazar direttore generale dell’Ao bruzia. I reparti di Cardiochirurgia (sedici posti letto) e Chirurgia ortopedica all’ospedale Annunziata di Cosenza sono realtà. Reparti operativi da subito, dotati di macchinari all’avanguardia ma soprattutto guidati da equipe di eccellenza frutto del reclutamento di talenti avviato da anni e che sta trasformando la sanità cosentina. Un ospedale, quello dell’Annunziata, che cresce nelle performance dopo gli anni bui del COVID e nel 2026 punta a fare ancora meglio. La vera sfida della azienda ospedaliera universitaria è non abbandonare l’assistenza, la ricerca diventa un valore aggiunto che non sostituisce il modello già avviato da qualche anno.

La produzione di salute
«Oggi aggiungiamo un nuovo tassello, in un percorso lungo due anni e mezzo, con l‘apertura della Cardiochirurgia. E’ un gran giorno per l’Annunziata e permettetemi per la Calabria, frutto di una scelta politica sanitaria regionale, molto importante, dove si è preferito il pubblico al privato», dice De Salazar. «Accanto a questo – aggiunge – ci sono anche delle sale operatorie nuove dedicate che presto vi faremo vedere». De Salazar si mostra soddisfatto dei risultati ottenuti. «Questo ospedale, lo ricorderete, veniva dagli antichi splendori poi con il Covid ha avuto un crollo fino al 2022. Nel 2023 c’è stata la ripresa della produzione sanitaria, cioè vuol dire la produzione di salute: gli interventi si fanno, i pazienti che si rivolgono alla nostra struttura sono in aumento».






Reparti aperti e umanizzazione delle cure
Un altro aspetto importante del processo di cambiamento governato dall’attuale direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza riguarda l’umanizzazione delle cure. «Un percorso importante che è iniziato in Terapia intensiva e rappresenta uno degli obiettivi che ci ha fornito anche la direzione generale. Il nuovo modello organizzativo consente ai familiari di far visita ai propri congiunti a partire dalle 11:30 di mattina fino alle 22 di sera», dice ai nostri microfoni, Andrea Bruni direttore dell’Uoc di Anestesia e Rianimazione di Cosenza. «Questo consente di migliorare anche da un punto di vista psicologico il soggiorno del paziente all’interno della terapia intensiva ed aumenta anche la fiducia degli utenti nei confronti di medici e infermieri, perché possono partecipare al processo di cura».
Unical per la sanità e nuove eccellenze
Importante il rapporto e la sinergia tra l’Ospedale Annunziata e l’Universita della Calabria. Altri nove nuovi medici stanno prendendo servizio, si tratta di «specialisti universitari, diventeranno a breve 16 gli universitari chiamati a dirigere le unità operative complesse, tra questi ben sei hanno provenienza ospedaliera, solo tre provenienza universitaria. A riprova della grande attenzione che stiamo ponendo in merito alla vocazione assistenziale che ha questo progetto», riferisce Nicola Leone Rettore dell’Unical pronto a cedere il passo a Gianluigi Greco. «Dal primo novembre, aprendo anche le nuove scuole di specializzazione, saranno 110 o forse più i medici dell’Università della Calabria che operano all’Annunziata, senza contare più di 200 infermieri che svolgono il loro tirocinio presso il nostro ospedale. Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso, una grande sinergia con il direttore De Salazar, con l’azienda ospedaliera di Cosenza e con un convinto sostegno da parte della Regione. Il progetto corre veloce e credo che ben presto si vedranno dei frutti importanti», chiosa il Rettore.
I 9 nuovi medici
Nicola Leone elenca i nomi dei professionisti che presto entreranno in servizio, in realtà qualcuno è già da qualche giorno in corsia.
Luigi Bonavina, calabrese originario di Tropea è considerato tra i migliori chirurghi al mondo dell’esofago.
Federico Sabini, Chirurgo toracico originario della Toscana che ha deciso di trasferirsi in Calabria.
Michele di Dio, Urologo ed esperto nell’utilizzo della robotica
Carmine Gazzaruso, Cosentino doc e insegnante all’università di Milano. E’ un medico internista e considerato tra i massimi esperti di diabete.
Francesco Iacono, ha lasciato l’Humanitas di Milano per sposare il progetto dell’Ao di Cosenza. Esperto in chirurgia protesica.
Francesco Vommaro, specialista in Chirurgia vertebrale e grazie al suo arrivo è prevista l’apertura di un centro scoliosi.
Domenico La Torre, esperto di Neurochirurgia chirurgia oncologica sul cranio
Matteo Orrico, esperto di Chirurgia vascolare ed endovascolare e delle patologie della aorta.
Anna Perri, specialista della tiroide.
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