Stavano rientrando in Calabria i quattro asiatici morti nello schianto nel Materano
Le vittime sono lavoratori impegnati in agricoltura, di nazionalità probabilmente pachistana e indiana, morti nella Fondovalle Agri

MATERA Stavano facendo rientro in Calabria i quattro lavoratori impegnati in agricoltura, di nazionalità asiatica, probabilmente indiani o pachistani, morti nel pomeriggio sulla strada statale 598 di Fondovalle dell’Agri, nel territorio di Scanzano Jonico (Matera). Viaggiano in dieci su una Renault Scenic 7 posti di colore grigio, che si scontrata con un camion Fiat Iveco. Immediato l’arrivo sul posto dei soccorritori. Quattro uomini sono morti all’istante all’interno della vettura, mentre altri sei sono rimasti feriti. Cinque sono stati trasferiti all’ospedale di Policoro (Matera), e una sesta persona, trasportata in eliambulanza dal 118 all’ospedale di Potenza, non sarebbe in gravi condizioni. Illeso invece l’autista del camion. Sulla vicenda indaga la Procura della Repubblica di Matera, per capire cosa facessero in Italia e come mai viaggiassero in dieci su una vettura da sette posti. Cordoglio e sgomento sono stati espressi, oltre che dal governatore lucano, Vito Bardi, anche dal sindaco di Scanzano Jonico, Pasquale Cariello. “Purtroppo – ha sottolineato il primo cittadino – la Fondovalle dell’Agri troppo spesso è scenario di gravi incidenti come quello di oggi”. Sulla vicenda è intervenuta anche la Cisl e la Fai Cisl . “Davanti ad una tragedia di tale portata – affermano i segretari generali regionali Vincenzo Cavallo e Raffaele Apetino – non possiamo limitarci al cordoglio e alla solidarietà: serve rilanciare l’impegno di tutti per affrontare con urgenza e maggiore incisività il tema degli infortuni in itinere, troppo spesso dimenticati ma purtroppo sempre più frequenti tra i lavoratori agricoli e stagionali”. Secondo Cavallo e Apetino “nelle more degli accertamenti da parte degli organi inquirenti su circostanze e responsabilità di quanto accaduto, è necessario e non più’ rinviabile investire nel rafforzamento del trasporto pubblico locale, garantendo soluzioni sicure e dignitose per le migliaia di braccianti che ogni giorno si spostano per raggiungere i luoghi di lavoro. Non è accettabile che uomini e donne che quotidianamente danno un contributo fondamentale alla nostra economia debbano rischiare la vita per il lavoro. Serve responsabilità e maggiore cooperazione tra istituzioni, imprese e parti sociali per costruire una rete di sicurezza che metta al centro la vita e la dignità del lavoro, a partire da una riprogrammazione del trasporto pubblico locale. Per questo – annunciano – nelle prossime ore solleciteremo la Regione Basilicata a convocare un tavolo specifico sulla mobilità dei lavoratori agricoli con l’obiettivo di definire interventi strutturali che impediscano il ripetersi di simili tragedie”. (Agi)
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