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momenti di paura

Raid russo in Ucraina sfiora un treno con 110 attivisti italiani: tra questi anche don Giacomo Panizza

Il fondatore di Progetto Sud, in missione con il Mean, si trovava a bordo del convoglio finito sotto l’attacco russo su Leopoli

Pubblicato il: 05/10/2025 – 16:06
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Raid russo in Ucraina sfiora un treno con 110 attivisti italiani: tra questi anche don Giacomo Panizza

C’era anche don Giacomo Panizza tra i 110 attivisti italiani sfiorati oggi da un raid russo mentre erano di ritorno dalla decima missione del Mean, Movimento europeo di azione non violenta. Il gruppo di attivisti stava viaggiando in treno, partiti da Kharkiv e diretti verso il confine polacco, quando si è trovato sotto il massiccio attacco aereo russo che ha colpito questa notte la città ucraina di Leopoli. Alla missione prendono parte 35 associazioni, tra cui Azione cattolica, Anci, MoVI, Masci, Agesci, Base Italia, Fondazione Gariwo, Piccoli Comuni del Welcome, Reti della carità e Progetto Sud di don Giacomo Panizza. «Sul treno abbiamo sentito come mitragliate, ci siamo poi resi conto che era la controaerea in risposta a dei droni» racconta al Tgr Calabria don Panizza. «La missione è andata bene» racconta, sottolineando i momenti di grande paura nella mattinata. Al momento dell’attacco, aggiunge, «eravamo molto vicini alla Polonia, ormai il punto è quello lì perché anche un treno era stato assaltato l’altra notte. Paura? Tanta, chi in un modo, chi nell’altro, chi prega per esempio. Le città sono grandi e anche le campagne sono grandi. Ma questi ormai dicono: abito qui, sto qui e voglio continuare a vivere».

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