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l’intervista a “Porta a Porta”

Meloni: «Denunciata per concorso in genocidio»

La premier ha parlato anche delle regionali in Calabria

Pubblicato il: 07/10/2025 – 19:59
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Meloni: «Denunciata per concorso in genocidio»

ROMA «Io, il ministro Crosetto, il ministro Tajani, e credo l’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani, siamo stati denunciati alla Corte penale internazionale per concorso in genocidio. Ora io credo che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della puntata di “Porta a Porta” che andrà in onda questa sera su Rai1.
«Io ho grande rispetto delle manifestazioni, ne ho organizzate una infinità. Le violenze erano organizzate e preordinate, non da chi organizzava ma sono fenomeno un po’ più ampio. Uno degli striscioni di testa inneggiava al terrore del 7 ottobre, quando si consente a chi inneggia al terrorismo di Hamas di stare in testa al corteo forse la tesi dei semplici infiltrati è un po’ riduttiva. Ma ho grande rispetto per le persone scese in piazza per una questione sentita». «Il problema di quelli che hanno passato tutta la vita a pensare a che incarico dovessero ricoprire pensano che tutti siano come loro: io ragiono in modo diverso, sto facendo il presidente del Consiglio, le posso garantire che mi basta e mi avanza». 
«Non sono stata particolarmente dura sullo sciopero, ho detto quello che penso, cioè che era pretestuoso. Nei 10 anni» in cui ha governato al sinistra la Cgil ha indetto «6 scioperi generali, nei tre anni» del suo governo «4 scioperi generali, lo fa mentre aumentano occupazione e salari e diminuisce la precarietà, e lo fa sulla politica estera, un unicum nella storia del sindacato». Si è trattato, ribadisce Meloni, di uno sciopero «pretestuoso» perché si vede che la Cgil «è molto più interessata a difendere la sinistra più che i lavoratori». 
«Sul tema del blocco navale, Conte e compagnia dicono che è illegittimo. Il blocco navale c’è dal 2009, non si era accorto Giuseppe Conte che c’era un blocco navale? Perché non ha posto il problema? Perché non hanno posto il problema?. Perché altrimenti davvero rischia di diventare tutto strumentale: non aiuta le possibilità che oggi ci sono di avere una pace». 

Meloni sulle regionali

L’esito delle regionali «per me è molto importante, voglio dirlo. Per me è molto importante perché io credo, cioè, ho la conferma che gli italiani vedano i risultati e vedano quando ce la si mette tutta, anche quando non sono d’accordo su tutto. E soprattutto mi pare che capiscano quando si tenta di trattarli da scemi, come si fa quando il giorno prima del voto si propone la sospensione al bollo auto per i calabresi o come si fa addirittura quando, come è accaduto nelle Marche, si dice vota per me nelle Marche avrai lo Stato Palestina. Penso che gli italiani invece dimostrino di guardare ai risultati di governo che sia in Calabria che nelle Marche erano buoni risultati, mi pare che sia anche quello che accade con il governo nazionale con le mille difficoltà che abbiamo e le mille cose che vorremmo riuscire a fare meglio, con i limiti. Però oggi si vede che c’è un governo che ha come bussola l’interesse nazionale e che sicuramente non si risparmia. Non vedo assolutamente nervosismi all’interno della maggioranza, sono contenta di queste ulteriori due vittorie». (redazione@corrierecal.it)

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