Per Avs Regionali amare. I tormenti di Sinistra Italiana: all’orizzonte “scossoni” interni
Dall’esclusione di Lucano dalle liste a candidature sbagliate: l’esito è stato il mancato raggiungimento del quorum. Voci di dimissioni di Pignataro

LAMEZIA TERME Doveva essere il voto del definitivo rilancio anche in Calabria, invece è stato un tonfo che ora rischia di potarsi dietro pesanti conseguenze. Per Alleanza Verdi Sinistra le Regionali non sono state quella svolta che ci si attendeva ma sono state una brusca frenata: niente sogni di gloria ma un flop che è condensato nel dato elettorale del mancato raggiungimento del quorum – unica lista del fronte progressista a mancare la soglia del 4% – e quindi nell’assenza di rappresentanza nel nuovo Consiglio regionale, nonostante una “campagna acquisti” massiccia negli ultimi mesi prima della tornata elettorale. Del resto, anche altre vicende pre-elettorali erano state quasi anticipatrici di questo esito: tra queste, soprattutto l’esclusione dalla lista di Mimmo Lucano, dichiarato incandidabile dai tribunali di Cosenza e Reggio Calabria. Un vuoto, quello di Lucano, che si è rivelato evidentemente incolmabile e che ha inciso anche più del previsto sul voto finale, perché chiaramente quella “rete” che si salda sulla figura identitaria del sindaco di Riace è venuta meno nelle urne. Nessun valore aggiunto poi sarebbe arrivato da altre scelte come la candidatura – molto controversa e non solo per gli attacchi da destra – della filosofa Donatella Di Cesare, una candidatura vissuta anche dai militanti calabresi come la classica imposizione romana senza un reale addentellato con il territorio.
Il travaglio di Sinistra italiana
Per tutte queste considerazioni ora è tempo di profonde riflessioni all’interno di Avs e in particolare della sua componente principale, Sinistra Italiana, attraversata nelle ultime ore da fibrillazioni, polemiche e tensioni, con il segretario regionale del partito Fernando Pignataro che – dicono fonti qualificare vicine a Si – starebbe valutando le proprie dimissioni. Decisivi sotto questo aspetto – spiegano sempre le stesse fonti – saranno alcuni step in programma nei prossimi giorni: la direzione nazionale di Si con il leader Nicola Fratoianni a fine settimana e nella prossima settimana un’assemblea regionale del partito. Appuntamenti dai quali potrebbero emergere novità sostanziali tra cui diversi avvicendamenti ai vertici provinciali di Sinistra Italiana. Anche perché all’interno del partito le voci critiche si stanno già facendo sentire. Come quella di Maria Pia Funaro, candidata in Avs nella circoscrizione nord all’ultimo posto in lista per sua decisione (una scelta chiaramente “contro”). In una nota e poi in un post sui social la Funaro infatti scrive: «Appello a Bonelli e Fratoianni: dobbiamo guidare un cambio di metodo per costruire una coalizione ampia, radicata e coraggiosa, vicina ai piccoli comuni, alla salute e alla tutela del territorio. Cambiare tutto per non farci trovare impreparati e per non regalare il Paese alla destra: l’Italia merita umanità, crescita, autorevolezza e pace». (c. a.)
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