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L’approccio clinico

L’obesità malattia cronica, sistemica e recidivante: le nuove linee guida

Raccomandata la multidisciplinarietà e percorsi dedicati all’interno di strutture dotate di competenze ed expertise

Pubblicato il: 09/10/2025 – 12:10
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L’obesità malattia cronica, sistemica e recidivante: le nuove linee guida

L’obesità è una malattia caratterizzata da tante comorbidità, per questo servono approcci nuovi, specifici e personalizzati. Con questo scopo arrivano le nuove linee guida pubblicate dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e redatte dalla Società italiana dell’obesità (Sio) che ha coordinato il lavoro in collaborazione con 34 società scientifiche su mandato dell’Iss. Il documento è stato al centro del XII Congresso nazionale della Sio in corso a Trieste, a cui è intervenuto anche il deputato Roberto Pella, primo firmatario della legge sull’obesità, approvata nei giorni scorsi. “Questa è la prima legge al mondo che riconosce l’obesità introducendo una serie di misure concrete con l’obiettivo di alleggerire i costi ancora oggi molto elevati per i pazienti e sostenere in particolare le fasce di popolazione economicamente più fragili – ha dichiarato Pella – Adesso i prossimi due passaggi fondamentali per l’applicazione della norma sono: l’inserimento dell’obesità nel Piano nazionale della cronicità e nei Lea”.

Le linee guida

La prima parte delle nuove linee guida è dedicata alla diagnosi e ai trattamenti farmacologici dell’obesità e delle patologie ad essa correlate. I punti principali definiscono l’obesità come malattia cronica, sistemica e recidivante, con un crescente focus sulla diagnosi che dovrà essere sempre più precisa e precoce; si sposta l’attenzione sulla valutazione clinica e la distribuzione del grasso corporeo, soprattutto l’accumulo di grasso in sede addominale, piuttosto che solo sul Bmi; basilare la terapia multimodale con l’integrazione di trattamenti farmacologici e interventi comportamentali. L’indirizzo è verso l’approccio clinico personalizzato caso per caso, l’ottimizzazione dell’uso dei farmaci, che in specifiche categorie di pazienti più a rischio potrebbero in futuro trovare un impiego più precoce, ma sempre integrati a esercizio e dieta.
Raccomandata la multidisciplinarietà e percorsi dedicati all’interno di strutture dotate di competenze ed expertise per la gestione globale dell’eccesso di peso e delle complicanze d’organo e funzionali obesità-correlate. Le linee guida per la prima volta raccomandano anche una speciale e necessaria attenzione al benessere psicologico e alla qualità di vita del paziente che vive con l’obesità, considerata malattia che coinvolge tutto l’organismo dal punto di vista fisico e mentale.

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