‘Ndrangheta tra Lamezia e Vibo, 62 persone rinviate a giudizio
Decisione del gip che ha accolto la richiesta del sostituto Romano Gallo della Dda. L’indagine riguarda un gruppo che si occupava soprattutto di produzione e spaccio di droga

CATANZARO Saranno 62 gli indagati per i quali il gip del Tribunale di Catanzaro Roberta Cafiero ha disposto il rinvio a giudizio, accogliendo la richiesta avanzata della Distrettuale antimafia del capoluogo. Si tratta di soggetti tutti coinvolti nell’operazione ribattezzata “Artemis” che, a novembre 2024, portò all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 59 indagati in ordine ai delitti – ipotizzati – di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, anche aggravata dalle modalità e finalità mafiose, e altri numerosi reati in materia di coltivazione, detenzione, e commercializzazione di sostanze stupefacenti. Il presunto sodalizio, secondo gli inquirenti, era operativo nei territori di Lamezia Terme e nei comuni a cavallo delle province di Catanzaro e Vibo Valentia.
Due carabinieri e un candidato
Qualche settimana fa la Dda aveva chiuso le indagini per 81 persone. Tra i rinviati a giudizio c’è anche Vincenzo Fulvio Attisani (cl. ’60) di Cosenza, candidato al Consiglio regionale nella lista “UDC-DC” (circoscrizione centro) per il centrodestra. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’avvocato Attisani, in concorso con Domenico Cracolici avrebbe «istruito due testimoni citati nella difesa di Mario Cracolici all’udienza del 24 gennaio 2023 innanzi al Tribunale di Lamezia Terme». Questi ultimi, infatti, avrebbero «dichiarato il falso, riferendo fatti e circostanze da loro, in realtà, non conosciuti e sicuramente non vissuti». E poi ci sono due carabinieri. Il primo, Vincenzo Pulice (cl. ’68) che, in qualità di Comandante della Stazione Carabinieri di Maida, si sarebbe occupato di proteggere i membri dell’associazione, avvisandoli su eventuali attività investigative o controlli, garantendo con la propria presenza sul territorio l’assenza di controlli o ispezioni. Il secondo è invece Antonio Scicchitano (cl. ’71) che, in qualità di appuntato presso il Comando Stazione Carabinieri Forestali di Girifalco, avrebbe omesso controlli connessi all’attività sul territorio sul taglio boschivo, favorendo Domenico Cracolici (cl. ’71).
«Clan credibile, coinvolti anche due carabinieri»
Quello sgominato con l’operazione è un «clan che si occupava soprattutto del controllo delle attività economiche dell’area del Lametino e del Vibonese, tra cui il settore boschivo e, soprattutto, la produzione e il traffico di droga, anche cocaina, grazie al controllo egemonico di questa area». «Il canale di rifornimento preferito era il Reggino e soprattutto Rosarnese mentre è stata individuata anche piantagione a Mesoraca, grazie ai rapporti con esponenti del Crotonese». Lo aveva detto, in conferenza stampa, il Procuratore ff della Dda di Catanzaro Vincenzo Capomolla, commentando il blitz. Il procuratore nel 2024 aveva parlato poi di «controllo della area di Lamezia e Vibo», ma anche della capacità di «relazionarsi con i clan del Reggino e del Crotonese. Il controllo era davvero capillare con interventi su vicende private e per ottenere vantaggi in procedimenti penali».
I 62 rinviati a giudizio:
- ABBRUZZESE Giampiero Damiano (cl. ’96);
- ABBRUZZESE Mirella (cl. ’75);
- ADONE Gianluca (cl. ’74);
- ATTISANI Vincenzo Fulvio cl. ’60;
- BERLINGERI Francesco cl. ’03;
- BERLINGERI Leonardo cl. ’69;
- BERTUCA Domenico, alias “Pilanca” cl. ’81;
- BERTUCA Mariagrazia cl. ’91;
- BERTUCCI Bruno cl. ’64;
- BONACCORSI Futura cl. ’90;
- BONALI Domenico Gian Luigi cl. ’69;
- BONALI Simone cl. ’98;
- BUCCAFURNO Davide cl. ’92;
- CALIGIURI Marco cl. ’85;
- CAPPELLANO Bruno cl. 68;
- CAPPELLANO Francesca cl. ’77;
- CAPPELLO Danilo cl. ’89;
- CAPPELLO Pasquale cl. ’73;
- CAPUTO Eduardo cl. ’76;
- CARCHIDI Mario cl. ‘79;
- CATALANO Francesco cl. ’64;
- CERRA Domenico cl. ’57;
- CIMINO Antonio cl. ’00;
- CIMINO Francesco cl. ’71:
- CIMINO Salvatore cl. 01;
- COSTA Daniel cl. ’83;
- CRACOLICI Domenico, detto “Mimmo” cl. ’71;
- CRACOLICI Giuseppe (figlio di Renato) cl. ’02;
- CRACOLICI Loredana, detta “Lory” cl. ’79;
- CRACOLICI Mario cl. ’74;
- CRACOLICI Renato cl. ’75;
- CUTRI’ Luigi cl. ’95;
- DAVID Rocco, alias “Ndi Ndi” cl. ’88;
- DE SARRO Giovambattista cl. ’84;
- DI FAZIO Pietro cl. ’91;
- FEDELE Filadelfio, alias “Delfino” cl. ’50;
- FUNDONI Vincenzo Antonio cl. ’81;
- GIAMPA’ Antonio, alias “Mongoletto” cl. ’72;
- GIAMPA’ Giovanna cl ’80;
- GUADAGNUOLO Antonio cl. ’80;
- GUERRIERI Alessandro, alias “Pistacchio” cl. ’98;
- MANFREDA Tommaso cl. ’60;
- MAZZEI Alessandro cl. ’79;
- MESSINA Francesco cl. ’90;
- MOLEA Andrea cl. ’60;
- PAGLIUSO Antonio cl. ’89;
- PICCOLO Antonio cl. ’70;
- PUJIA Giovanni cl. ’68;
- PULICE Vincenzo cl. ’68;
- RUGA Alessandro cl. ’89;
- SAFFIOTI Antonino cl. ’87;
- SAFFIOTI Giuseppe cl. ’93;
- SCHIPANI Carlo cl. ’97;
- SCHIPANI Giuseppe cl. ’72;
- SCICCHITANO Antonio cl. ’71;
- SECCHI Serenella cl. ’79;
- SERRATORE Danilo, alias “Pigiamino” cl. ’93;
- STELLA Massimo cl. ’75;
- TORCASIO Antonio, alias “Gnafifi” cl. ’75;
- TORCASIO Francesco cl. ’79;
- VESCIO Fabio cl. ’97;
- ZUNGRI Salvatore cl. ’64.
Prima udienza fissata per il 25 ottobre 2025 nell’aula bunker del Tribunale di Catanzaro. Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati: Aldo Ferraro; Stefano Nimpo; Francesco Mancuso; Salvatore Cerra; Renzo Andricciola; Vincenzo Ruberto; Vincenzo Cicino; Arturo Bova; Antonio Larussa; Domenico Folino; Pietro Chiodo; Michele Cerminara; Iole Le Pera; Antonio Procopio; Franco Giampà; Luigi Luppino; Magda Mellea; Sergio Rotundo; Maria Teresa Camastra; Francesco Gambardella; Tiziana D’Agosto; Giuseppe Mazza; Michele Novella; Isabella Camporato; Giuseppe Spinelli; Emilio Vitaliano; Leopoldo Marchese; Bernardo Marasco; Marco Rocca; Giovanna Mazzei; Mariangela Borgese; Giuseppe Gervasi; Paolo Mascaro; Gianluca Careri; Salvatore Staiano; Mario Santambrogio; Giuseppe Caruso; Arduino Foresta; Maria Bonaddio; Massimiliano Carnovale; Angelina Scalise; Sergio Vescio; Francesco Collia.
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