L’azienda esternalizza il servizio, i coadiutori della Dulbecco presentano diffida
L’avvocato Francesco Pitaro ha presentato nota di diffida: «Coadiutori inseriti nella graduatoria e lasciati a casa»

CATANZARO L’avvocato Francesco Pitaro ha presentato diffida nei confronti dell’ex azienda Mater Domini di Catanzaro, oggi Dulbecco, in rappresentanza dei coadiutori che sono inseriti nella graduatoria dell’azienda, ma che invece di utilizzarla ha adottato una deliberazione per affidare la gestione dei servizi amministrativi ad un soggetto privato. La nota di diffida è stata trasmessa anche al Prefetto di Catanzaro.
La nota di diffida
Nell’atto si legge che «l’Aou Mater Domini, oggi Aou Dulbecco, ha emesso l’Avviso di selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il reclutamento a tempo determinato pieno di sei mesi di due coadiutori amministrativi Cat. BS con Delibera N. 734 del 23/11/2022; che gli istanti hanno regolarmente partecipato al detto Avviso». «A seguito – continua – della detta selezione, l’Aou Mater Domini ha emesso la graduatoria all’interno della quale sono presenti gli istanti; che con LR N. 34/2024 è stata disposta la proroga dell’efficacia e della validità delle graduatorie già adottate a seguito di selezione da enti e aziende del servizio sanitario regionale; che, più precisamente, all’art. 1 della LR N. 34/2024 è stato disposto che “Al fine di assicurare la continuità del servizio sanitario regionale e l’efficienza amministrativa nonché garantire il buon andamento e il contenimento della spesa regionale, è prorogata di ulteriori ventiquattro mesi dalla scadenza l’efficacia delle graduatorie approvate nell’anno 2022 all’esito delle procedure concorsuale di enti e aziende del servizio sanitario regionale”». Pertanto, «per effetto della detta LR, la graduatoria de qua è pienamente valida ed efficace ed esecutiva». Nonostante «la validità ed efficacia della detta graduatoria e nonostante i ripetuti inviti e solleciti degli istanti l’Aou Dulbecco non ha inteso, ad oggi, utilizzare la detta graduatoria» e anzi «ha adottato la delibera N.1006/2025 del 3/10/2025 avente ad Oggetto: “Decisione di contrarre e approvazione atti ‘procedura aperta per l’affidamento della gestione dei servizi amministrativi di Cassa Ticket dei PP.OO. Pugliese e Ciaccio De Lellis dell’AOU Renato Dulbecco per un periodo di 12 mesi»
«Antigiuridica e illogica»
In buona sostanza, si legge ancora, l’Aou Dulbecco con la deliberazione, «che è antigiuridica e illogica, ha deciso, ancora una volta, di eludere la graduatoria dei coadiutori amministrativi, che è valida ed efficace ed esecutiva, e di affidare ad un soggetto privato lo svolgimento del servizio amministrativo de quo avvalendosi di soggetti che non hanno partecipato alla selezione pubblica a cui invece hanno partecipato gli istanti; Che, insomma, da un canto vi è una graduatoria, pronta per essere utilizzata, e nella quale sono regolarmente inseriti gli istanti coadiutori amministrativi, e dall’altro canto tuttavia la Dulbecco vorrebbe schivare la graduatoria de qua e con soldi pubblici affidare lo svolgimento dei servizi amministrativi a soggetti privati che non hanno partecipato alla selezione pubblica a cui hanno invece partecipato gli istanti».
Si valuta anche un esposto in Procura
Tutto ciò è «macroscopicamente contra ius e la Dulbecco, a fronte della esistenza della graduatoria de qua, non può affidare il servizio de quo a soggetti privati che non sono in graduatoria». Nella nota si parla di «un danno erariale e ciò in quanto lo svolgimento dei servizi amministrativi attraverso la procedura di affidamento predetta determinerà un esborso ingiusto e ingiustificato di denaro pubblico notevolmente superiore al denaro che la Dulbecco spenderebbe per svolgere i detti servizi amministrativi attingendo dalla efficace graduatoria dei coadiutori amministrativi in cui sono inseriti gli istanti». Per questi motivi l’avvocato Pitaro ha diffidato l’azienda a «a volere immediatamente ritirare e annullare la delibera illegale ed illegittima N 1006/2025 e, conseguentemente, a voler svolgere i servizi amministrativi de quibus attraverso l’uso della legittima e valida ed efficace graduatoria in cui sono inseriti gli istanti coadiutori». Alla diffida, trasmessa in Prefettura, seguirà eventualmente un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti perché valuti «se nel caso che occupa si ravvisi danno erariale e svolga le dovute azioni nei confronti dei soggetti responsabili per il recupero del danno erariale arrecato alle casse della Dulbecco».
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