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Divario educativo

Scuola, la Calabria fanalino di coda per mense e palestre – I DATI DELLE PROVINCE

Il report della piattaforma InClasse: se alle superiori la digitalizzazione avanza, alle medie la situazione è ancora preoccupante

Pubblicato il: 19/10/2025 – 13:14
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Scuola, la Calabria fanalino di coda per mense e palestre – I DATI DELLE PROVINCE

È un’Italia che si spacca ancora tra Nord e Sud, anche a scuola. Un’Italia in cui l’accesso a servizi essenziali come mense scolastiche, palestre e aule informatiche varia drasticamente a seconda della latitudine. E la Calabria, ancora una volta, si ritrova nella parte più fragile di questo divario educativo. A confermarlo sono i dati presentati nei giorni scorsi a Roma, nella cornice del Senato, durante l’evento Radici per il futuro – Nuove idee per la scuola del 2026, promosso dalla Fondazione Articolo 49 e dalla piattaforma InClasse. Un’analisi capillare, basata sull’Anagrafe dell’edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione, che ha tracciato una mappa della qualità dell’offerta scolastica nel nostro Paese. E i numeri, soprattutto per il Sud e per la Calabria, parlano chiaro.

Mense scolastiche: la Calabria è tra le più carenti d’Italia

Il dato nazionale è già preoccupante: il 53% delle scuole primarie italiane non dispone di una mensa. Ma se al Nord la situazione mostra margini di speranza – con il 63% delle primarie del Nord-Ovest e il 53% di quelle del Nord-Est dotate di refettorio – al Sud il dato crolla al 29%, scendendo al 28% nelle Isole. In Calabria, la situazione è ancora più disomogenea.
Nel dettaglio, solo il 23,54% delle scuole primarie della provincia di Cosenza è dotato di mensa. A Reggio Calabria va anche peggio, con appena il 20,78%. Non molto più rosea la situazione a Crotone (28,92%), Catanzaro (29,38%) e Vibo Valentia, che comunque si attesta come la provincia calabrese con la copertura più alta, al 34%. Numeri che riflettono non solo un’arretratezza infrastrutturale, ma anche una difficoltà sociale: l’assenza della mensa scolastica priva infatti molte famiglie – specie quelle più vulnerabili – di uno strumento fondamentale per garantire ai bambini un’alimentazione equilibrata e un ambiente di socializzazione.
A livello nazionale, la provincia più virtuosa è Prato, con il 90% delle scuole primarie dotate di mensa, seguita da Firenze e Aosta (entrambe all’87%). Agli antipodi, la provincia di Ragusa, dove appena il 3% degli istituti offre questo servizio essenziale.

Palestre scolastiche: maglia nera a Cosenza e Catanzaro

Se la mensa è un pilastro del benessere alimentare e sociale, la palestra rappresenta il diritto allo sport, alla salute fisica e mentale. Ma anche in questo ambito, la Calabria arranca. E lo fa con numeri impietosi. Tra le scuole primarie, è Cosenza la provincia peggiore, con appena il 20,25% degli istituti dotati di palestra. La seguono Catanzaro (21,13%) e Reggio Calabria (22,51%). Leggermente migliore il dato di Vibo Valentia (24%) e Crotone, che con il 32,53% è la meno carente in regione. Alle medie si registrano leggere variazioni: Cosenza si attesta al 31,68%, Catanzaro al 28,45%, Reggio Calabria al 28,89%, Crotone al 33,96% e Vibo Valentia al 29,17%. Dati disomogenei anche alle superiori, dove la provincia di Reggio sorprende positivamente con un picco dell’85,29% di copertura, mentre Crotone crolla al 16,36%. Catanzaro (44,62%), Vibo Valentia (35,14%) e Cosenza (31,82%) restano su livelli mediocri.
Nel confronto con il resto d’Italia, Prato guida la classifica nazionale anche per le palestre (84%), seguita da Barletta-Andria-Trani (75%) e Milano (73%). Sul fondo, accanto a Palermo e a diverse realtà del Sud, figurano proprio Cosenza (26%) e Catanzaro (27%).
Eppure, in questo caso, il divario Nord-Sud appare leggermente attenuato: al Nord-Ovest la media di scuole con palestra è del 57%, al Sud del 45%, nelle Isole del 42%.

Aule informatiche: una Calabria ancora scollegata

Nel 2025 parlare di competenze digitali senza strutture adeguate è quasi paradossale. Eppure, molte scuole italiane – soprattutto al Sud – ancora oggi non dispongono di aule informatiche. Un dato che pesa soprattutto alle medie, dove solo il 62% degli istituti italiani ne è dotato. In Calabria, la situazione è preoccupante ma con alcune punte di eccellenza.
A Cosenza, solo il 35,43% delle scuole medie ha un’aula informatica. Peggio di così solo Isernia (38%) e alcune province escluse per mancanza di dati. Va meglio a Catanzaro, con un dignitoso 52,46%, seguita da Reggio Calabria (45,95%), Vibo Valentia (39,62%) e Crotone, maglia nera con appena il 20%.
Alle superiori, invece, si riscontra una tendenza positiva in quasi tutte le province calabresi: Reggio Calabria (95,1%), Catanzaro (94,12%) e Crotone (88,46%) si avvicinano alla piena copertura. Seguono Cosenza (74,36%) e Vibo Valentia (72,22%).
Il divario resta, ma meno netto rispetto ad altri servizi: al Nord-Ovest il 67% delle scuole medie ha un’aula informatica, al Sud il 57%, nelle Isole il 54%. (f.v.)

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