Il mistero dell’agguato a Domenico Forastefano, il caso destinato a passare alla Dda
Tanti interrogativi e diverse ipotesi. Il 61enne si stava recando in un terreno quando è stato sorpreso. Sembra chiara la matrice ‘ndranghetista

CASSANO ALLO JONIO Restano ancora un mistero le cause che hanno portato al ferimento, questa mattina a Cassano allo Jonio, di Domenico Forastefano: padre di Pasquale Forastefano detto “l’animale”, proprio oggi condannato a 20 anni di reclusione al termine del processo abbreviato legato all’inchiesta denominata “Gentlemen 2“. Sul caso indagano i carabinieri del comando provinciale di Cosenza, guidati dal comandante Umberto Centobuchi, e alle attività di indagine cooperano anche i carabinieri della compagnia di Cassano allo Jonio guidata dal comandante Chiara Baione. Sono ancora in corso i sopralluoghi sul luogo dell’agguato e nessuna pista viene esclusa soprattutto quella che porta dritti ad una azione di matrice ‘ndranghetista. Il cognome Forastefano riporta a numerosi blitz condotti dalle forze dell’ordine in un territorio, quello della Sibaritide, che il pm della Dda di Catanzaro Alessandro Riello ha definito in più occasioni una «polveriera». Il caso, proprio per questi motivi, è destinato a passare alla Distrettuale Antimafia.
Il caso
Il 61 enne, è stato sorpreso – questa mattina – da ignoti che avrebbero sparato colpi di arma da fuoco (presumibilmente un fucile da caccia) colpendolo al braccio sinistro, mentre si stava recando in un terreno di sua proprietà. Una ferita che avrebbe convinto la vittima dell’agguato prima a rivolgersi ad un ospedale, il “Guido Chidichimo” di Trebisacce, poi al “Giannettasio” di Corigliano Rossano. Infine, la chiamata ai carabinieri che lo hanno interrogato. Gli interrogativi sono molteplici. Si tratta di una esecuzione andata a vuoto o di un chiaro avvertimento? La sentenza odierna del processo “Gentlemen 2” è solo una circostanza causale o l’evento è collegato e collegabile alla posizione del figlio della vittima, Pasquale Forastefano? Domande alle quali solo le attività investigative potranno dare risposta, oltre ovviamente al racconto fornito da Domenico Forastefano che potrebbe avere avuto il tempo di scorgere qualche dettaglio dei propri aguzzini. (f.benincasa@corrierecal.it)
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