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Iss: «459 casi di morbillo in Italia (376 non vaccinati). In Calabria l’incidenza più elevata»

A settembre sono stati notificati 27 casi. I numeri sono contenuti nell’ultimo bollettino della sorveglianza

Pubblicato il: 24/10/2025 – 7:09
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Iss: «459 casi di morbillo in Italia (376 non vaccinati). In Calabria l’incidenza più elevata»

ROMA Dall’inizio dell’anno sono stati notificati 459 casi di morbillo, di cui 27 a settembre. Settanta dei casi segnalati nel periodo (15,3 per cento) sono casi importati e 26 sono casi correlati a casi importati. I numeri sono contenuti nell’ultimo bollettino della sorveglianza. Lo rende noto l’Istituto superiore di sanità (Iss). Venti Regioni/Ppaa hanno segnalato casi nel 2025, ma più della metà dei casi (299, 65,1 per cento) è stata segnalata da sole cinque Regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia). L’incidenza più elevata è stata osservata in Calabria (32,7/milione abitanti) seguita dalle Marche (18,9/milione), dalla provincia di Bolzano e dal Lazio (17,3/milione) e dalla Sicilia (17,0/milione). A livello nazionale, l’incidenza nel periodo è stata pari a 10,4 casi per milione di abitanti.

L’età mediana dei casi segnalati è pari a 31 anni

L’età mediana dei casi segnalati è pari a 31 anni (range: 0 – 71 anni). Il 50,3 per cento ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 25,8 per cento ha 40 anni o più. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (55,2 casi per milione). Sono stati segnalati 22 casi in bambini sotto l’anno di età (incidenza 59,1 casi per milione). Lo stato vaccinale è noto per 434 dei 459 casi segnalati (94,6 per cento), di cui 376 casi (86,6 per cento) erano non vaccinati al momento del contagio, 38 casi (8,8 per cento) erano vaccinati con una sola dose, 16 casi (3,7 per cento) erano vaccinati con due dosi. Per i rimanenti quattro casi vaccinati (0,9 per cento), non è noto il numero di dosi ricevute. Tra i casi segnalati, 45 sono operatori sanitari. Lo stato vaccinale è noto per 43 dei 45 casi: 33 erano non vaccinati al momento del contagio, quattro erano vaccinati con una sola dose e sei avevano ricevuto due dosi.
Circa un terzo dei casi (n=142; 30,9 per cento) ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi (n=54; 11,8 per cento dei casi totali) e polmonite (n=52; 11,3 per cento). Altre complicanze segnalate includono casi di diarrea, cheratocongiuntivite, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite. Sono stati segnalati tre casi di encefalite, rispettivamente in due adulti e in un preadolescente, tutti non vaccinati. 
«La vaccinazione – ricordano gli esperti – è l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze. Oltre a rafforzare la vaccinazione pediatrica di routine, è fondamentale recuperare la copertura in adolescenti e adulti e assicurare che anche gli operatori sanitari suscettibili siano vaccinati, tutelando sé stessi e i pazienti più fragili. Prima dei viaggi internazionali, si raccomanda di verificare il proprio stato vaccinale». La sorveglianza è coordinata dal dipartimento di Malattie infettive dell’Iss, reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli matematici e il Laboratorio nazionale di riferimento per il morbillo e la rosolia con il contributo della rete nazionale di Laboratori regionali di riferimento.

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