Mendicino, interruzione di pubblico servizio: un cosentino assolto in appello
Per i giudici «il fatto non sussiste». Nel giudizio di primo grado erano cadute altre due accuse

CATANZARO La Corte di appello di Catanzaro, in riforma della sentenza emessa dal tribunale di Cosenza di condanna a 2 anni di reclusione (le accuse per i capi 2 e 3 erano cadute in primo grado) ha assolto M.C. (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabrese) perché «il fatto non sussiste».
I fatti
L’imputato – nel marzo del 2020 – dopo essersi recato nella stanza dell’Ufficio Protocollo del Comune di Mendicino – in provincia di Cosenza – avrebbe chiesto «con urla» il «risarcimento dei presunti danni patiti in seguito ad un asserito sinistro stradale» e interrotto il pubblico servizio di due dipendenti in servizio. I giudici (presidente Roberta Carotenuto, a latere Maria Rosaria di Girolamo e Giovanna Mastroianni) hanno assolto l’imputato pronunciando la sentenza nella giornata del 23 ottobre 2025. (f.b.)
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