Una lite sfociata in omicidio, si apre il processo a Cosenza per un 30enne
Respinta la richiesta di abbreviato condizionato. L’imputato accusato della morte di un 56enne residente a Salerno

COSENZA La Corte d’Assise di Cosenza (presidente Paola Lucente, a latere Marco Bilotta), al termine della camera di consiglio, ha rigettato la richiesta di giudizio abbreviato condizionato alla consulenza del medico legale avanzata (in subordine è stato proposto l’abbreviato secco) dall’avvocato Andrea Caruso, rappresentante del 30enne marocchino Ahmed Yassine. Il giovane è accusato di aver ucciso, colpendo con un’arma da taglio al lato destro dell’addome, Mohamed Sibaa – 56enne residente a Salerno – poi deceduto a causa di uno «shock emorragico da lesione dell’arteria renale destra». Il motivo per il quale la Corte si è opposta alla richiesta è la contestazione delle aggravanti che astrattamente comportano la pena dell’ergastolo. Aperto il dibattimento, i giudici hanno rinviato alla prossima udienza, quando saranno escussi i primi testimoni del pm. Le persone offese sono rappresentate dall’avvocato Ettore Angelo Rotondo.
I fatti
L’accusa contesta all’imputato la circostanza aggravante della premeditazione perché «attendeva l’arrivo della vittima nei pressi della sua abitazione per almeno 40 minuti già munito di arma da taglio». L’agguato mortale sarebbe arrivato a seguito di una lite tra i due, avvenuta qualche giorno prima del delitto poi consumato il 21 febbraio 2025. Sul caso aveva aperto un’inchiesta la procura di Castrovillari, diretta dal procuratore capo Alessandro D’Alessio ed eseguita dai carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il supporto del Comando Compagnia di Cosenza. (f.benincasa@corrierecal.it)
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