Se la Ss 106 diventa terreno di scontro, tra promesse e presunti tagli. Pochi giorni fa l’ultima vittima
L’affondo di Falcomatà e Orrico, la replica di Occhiuto: «I fondi non possono essere decurtati». “Basta Vittime”: «Il finanziamento ha un valore storico»

COSENZA «Non sarà mai più una strada della morte». La promessa solenne del ministro Matteo Salvini in una delle recenti visite ai cantieri lungo la Ss 106: una lingua d’asfalto che attraversa tutta la Calabria portandosi dietro una scia di sangue. Dal Reggino al Cosentino, la Ss 106 miete vittime innocenti, imponendosi come una sentenza inappellabile. Tutto mentre si discute di ammodernamento, finanziamenti, progetti di riqualificazione e tagli. Ma intanto lungo questi chilometri – segnati dall’assenza (in alcuni tratti) di guardrail, dalla scarsa o assente illuminazione e dall’asfalto dissestato – si continua a morire. L’ultimo caso, in ordine di tempo, lo segnala puntualmente l’associazione “Basta vittime sulla Ss 106“. E’ il 18 ottobre quando perde la vita Giovanni Grande, un ragazzo di appena 19 anni. «Un’età in cui la vita dovrebbe soltanto cominciare. Ogni volta che un giovane muore su quella strada, muore una parte di noi. E ogni volta sentiamo ancora più forte il dovere di non rassegnarci, di continuare a lottare per pretendere una Statale 106 più sicura, più moderna, più giusta», si legge in un post dell’associazione.



Una strada dedicata ad una vittima
La statale maledetta ha portato via il sorriso di tanti giovani, per questo motivo nel 2022 il Comune di Cassano all’Ionio decide di intitolare, per la prima volta in Calabria, una via cittadina ad una vittima di un incidente mortale. Raffaele Sbarra procedeva in sella alla sua moto ed è stato travolto da un automobilista che ha invaso la corsia opposta.
Le polemiche sui tagli
Su quella strada si sono consumati scontri politici, promesse durante le campagne elettorali, annunci e buoni propositi: infilati tra un drammatico sinistro e l’ennesimo annuncio di morti innocenti. Torniamo alla cronaca attuale che riporta alle recenti dichiarazioni di maggioranza e opposizione sui presunti tagli ai fondi destinati a migliorare e rendere più sicura l’arteria stradale. «Nella legge di bilancio che il governo Meloni invierà al Parlamento per l’approvazione definitiva, c’è il taglio di 50 milioni di euro per la strada statale 106, un fatto tanto grave quanto prevedibile, perpetrato ai danni del territorio da un governo che non perde occasione di mostrarsi nemico della Calabria e dei calabresi», tuona in una nota il sindaco di Reggio Calabria e metropolitano Giuseppe Falcomatà. Per il neo eletto in Consiglio Regionale, «il taglio – sottolinea – riguarda l’annualità 2027, e certifica quello che denunciamo da tempo, ossia, quali siano le reali priorità della destra di governo: tagli su infrastrutture, e dunque sulla possibilità di spostarsi in sicurezza per tutti i calabresi, in particolare per i residenti nei tanti centri del litorale jonico». Alle parole del primo cittadini reggino, si aggiungono quelle della parlamentare Cinquestelle Anna Laura Orrico. «La quarta Legge di bilancio del governo Meloni non solo non investe ma opera, come già accaduto nelle precedenti finanziarie, tagli. Anche per le infrastrutture calabresi. Un paio di esempi. Dimezzati i fondi destinati per il 2027 al tratto Sibari-Catanzaro della 106 jonica, che passano da 100 a 50 milioni di euro. Taglio di 2 milioni di euro anche per il trasporto marittimo fra Calabria e Sicilia: erano denari previsti per gli aliscafi che attraversano lo Stretto. Forse qualcuno pensa di aver già costruito il Ponte. Avvisate il presidente Occhiuto del fuoco amico».
Nella serata di ieri, arriva la replica e la precisazione del governatore della Calabria Roberto Occhiuto. «È una fake news. I fondi per la 106 sono stabiliti da una delibera Cipess per cui non si possono decurtare in questo modo. Peraltro questi fondi hanno già dato luogo alle gare, sono già stati assegnati alcuni lotti». Il presidente della Regione interviene a margine della proclamazione in Corte d’appello a Catanzaro. «A volte – ha aggiunto – escono delle notizie assolutamente strampalate. Basterebbe un minimo di approfondimento per capire che i fondi già spesi non possono essere decurtati».
La conferenza dell’associazione
«E’ una polemica fuorviante, veramente ridicola, sui 50 milioni di euro che mancano. Non è stato sottratto un bel nulla, anzi». A dirlo al Corriere della Calabria è Fabio Pugliese, fondatore della pagina e del gruppo Facebook “Basta Vittime Sulla S.S.106”, che oggi conta oltre 85mila iscritti. L’associazione, il 30 ottobre alle 11 a Catanzaro, presenteranno il dossier annuale dedicato alla statale. «Faremo un focus complessivo della Statale 106, con un’analisi oggettiva sul Megalotto 3 attualmente in costruzione. Faremo il punto sulla delibera Cipess approvata il 15 maggio e pubblicata in Gazzetta il 18 agosto che assegna 1,2 miliardi alla Sibari-Corigliano Rossano e spiegheremo ogni passaggio del documento sottolineando l’importanza storica e il peso straordinario di questo finanziamento». Non solo. «Ci soffermeremo sulla Crotone-Catanzaro e sulla Catanzaro Lido-Reggio Calabria: il tratto senza ombra di dubbio meno attenzionato di tutta la Ss 106». (f.benincasa@corrierecal.it)
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