Cotronei, sotto inchiesta il “Borgo del Rock” dedicato a Steven Tyler: dietro al sogno, false attestazioni e omissioni
Documenti ed elaborati mancanti e l’obiettivo di non perdere i fondi regionali. Nel mirino della Procura di Crotone 15 persone

CROTONE C’è (anche) il “Borgo della musica rock” dedicato al cantante Steven Tyler (leader degli Aerosmith) al centro dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Crotone che ha chiuso le indagini nei confronti di 15 persone. Tra loro il sindaco di Cotronei, Antonio Ammirati, ma anche l’ex primo cittadino Nicola Belcastro, gli ex assessori Pierluigi Benincasa, Antonio Bevilacqua ed Elisabetta Fragale, attualmente consiglieri comunali, per gli assessori in carica Francesco Greco e Rosa Toscano e per il presidente del consiglio comunale Giuseppe Scarpino. E ancora: Mafalda Astorino; Nicola Belcastro; Maria Rita Greco; Massimiliano Loria; Viviana Rizzo; Antonio e Gaetano Scavelli.
Il progetto e l’impegno di Steven Tyler
Quello del “Borgo della musica rock” è un ambizioso intervento culturale e turistico finanziato per 1.300.000.00 euro di fondi regionali, finalizzato alla creazione di un Museo del Rock dedicato al celebre leader della band degli “Aerosmith” la cui famiglia ha origini proprio nel centro della provincia crotonese. Il progetto era stato concepito per trasformare Cotronei in un polo di attrazione culturale e musicale di respiro internazionale e che aveva visto l’impegno di Tyler a partecipare all’inaugurazione del museo con un concerto gratuito insieme alla figlia, l’attrice Liv Tyler, in segno di amicizia e di riconoscenza verso il territorio.

L’inchiesta sul Borgo della Musica Rock
L’inchiesta della procura pitagorica, guidata dal procuratore Domenico Guarascio, ha acceso i riflettori anche su Antonio Urso (cl. ’74) che, in qualità di responsabile del V° Settore “Opere Pubbliche” del Comune di Cotronei, con una delibera del 6 luglio 2021 avente ad oggetto la “Riapprovazione di progetto integrato denominato Borgo della Musica Rock – “Steven Tyler”, in buona sostanza avrebbe attestato falsamente che «ai fini economici» sarebbe stato realizzato su un’area di proprietà comunale, garantendo «un risparmio economico». In realtà – come ricostruito dagli inquirenti – parte dell’intervento sarebbe stato realizzato attraverso l’esproprio di un immobile, riconoscendo ai legittimi proprietari la cifra di 118.368 euro. Inoltre, ad Urso la Procura di Crotone contesta l’aver qualificato la realizzazione del Borgo della Musica Rock – in un’apposita delibera – alla stregua di una dichiarazione «di pubblica utilità dell’opera», non avendone però i requisiti minimi. Anche perché, osserva la Procura, il progetto architettonico «non poteva essere considerato alla stregua di un “progetto definitivo”» per una serie di mancanze. Ma non è tutto.
False attestazioni e omissioni
Urso, in qualità di RUP del Comune di Cotronei nonché di responsabile del V° Settore “Opere Pubbliche” del Comune, avrebbe attestato falsamente (sempre secondo la Procura pitagorica) la «determinazione conclusiva positiva di conferenza dei servizi» quando, in realtà, non sarebbe stata coinvolta la “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone” cioè l’amministrazione competente ad esprimere il proprio parere sul progetto definitivo, con la Procura che, nell’avviso conclusione indagini, contesta ad Urso anche la mancanza di numerosi e fondamentali elaborati, tra cui: la relazione archeologica, l’elaborato di analisi dei prezzi e il quado di incidenza della manodopera e quello economico, solo per citarne alcuni. L’approvazione del progetto per la realizzazione del Borgo della Musica Rock “Steven Tyler” sarebbe quindi avvenuta – secondo l’accusa – nonostante «le omissioni e le falsità» che ne impedivano la «verifica positiva del progetto esecutivo, nonché di validare il progetto esecutivo e, di conseguenza, di poter asserire che il progetto esecutivo fosse stato redatto in conformità alle norme vigenti».
Obiettivo: non perdere i fondi della Regione
La Procura di Crotone ha chiuso le indagini anche per Antonio Ammirati in qualità di sindaco pro-tempore di Cotronei. Secondo l’accusa, insieme ad un altro indagato, Gaetano Scavelli (cl. ’85) in qualità di responsabile del V° settore “Opere Pubbliche” del Comune, avrebbe attestato falsamente che «il ritardo nelle tempistiche di esecuzione è causato da cause terze non imputabili al Comune di Cotronei» quando, in realtà, il ritardo era legato alla mancata acquisizione, da parte del Comune, «del nulla-osta della “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone”», si legge nella conclusione indagini, con l’obiettivo di i non perdere il finanziamento ottenuto dalla Regione Calabria per la realizzazione del Borgo della Musica Rock “Steven Tyler”. (g.curcio@corrierecal.it)
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