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la “mappa” del palazzo

La composizione del Consiglio regionale ai raggi X. Ecco chi sorride e chi no

I seggi alle liste nel raffronto tra il 2021 e il voto del 2025. Il boom di Occhiuto Presidente. Il paradosso di FdI e Lega. La sorpresa Nm. Il Pd regge, M5S in linea di galleggiamento

Pubblicato il: 02/11/2025 – 14:01
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La composizione del Consiglio regionale ai raggi X. Ecco chi sorride e chi no

LAMEZIA TERME Il boom della lista Occhiuto Presidente che “irrobustisce” il già consistente gruppone di Forza Italia, il (parziale) paradosso di Fratelli d’Italia e Lega che si migliorano sul piano dei consensi senza che però questo si traduca in un aumento di seggi, la “sorpresa” Noi Moderati. Dall’altro versante, la stabilità del Pd che “regge” anche se non decolla, così come il M5S non avanza né arretra sul piano percentuale e però perde un seggio, almeno in questa prima battuta. Un “viaggio” nella composizione del Consiglio regionale della nuova legislatura in raffronto con quella che si concretizzò al varo della passata legislatura nel 2021. Una “fotografia” dell’assemblea di Palazzo Campanella che delinea, al netto delle diverse dinamiche tra le due votazioni, chi sorride e chi non sorride nella distribuzione dei seggi (che non cambia ovviamente con l’ingresso dei “supplenti”).

Centrodestra

In aula la “parte del leone”, come nel 2021, la farà Forza Italia, che tuttavia il 5 e 6 ottobre scorsi ha eletto lo stesso numero di consiglieri regionali che ha eletto quattro anni fa: 7, compreso il governatore Roberto Occhiuto. Ma quello azzurro resta il “battaglione” più numeroso, perché al suo interno possono essere annoverati sicuramente i 4 consiglieri regionali eletti con la lista Occhiuto Presidente, che alle ultime Regionali ha fatto in sostanza le veci di Forza Azzurri: solo che quattro anni fa Forza Azzurri portò a Palazzo Campanella 2 consiglieri, Op invece ora ne porterà 4, per un totale di 11 consiglieri regionali della galassia forzista. Numeri schiaccianti, frutto del risultato davvero straordinaria di Occhiuto Presidente (oltre il 12%, Forza Azzurri si fermò all’8%), mentre Forza Italia si è migliorata ma di poco. Il rapporto di forza con gli alleati, Fratelli d’Italia e Lega, dunque, pende chiaramente a favore degli azzurri e questo verosimilmente si rifletterà nella distribuzione delle caselle tra Giunta e Consiglio (Commissioni comprese). Numeri che tuttavia non possono far passare in secondo piano una peculiarità di queste elezioni per quanto riguarda il centrodestra: e cioè il fatto che in realtà sia FdI che Lega il 5 e 6 ottobre hanno registrato percentuali in crescita evidente rispetto al 2021 (11,64% rispetto all’8,70 per i meloniani, il 9,4% rispetto l’8,33% per i salviniani), solo che Fratelli d’Italia ha confermato il numero di consiglieri regionali (4) mentre la Lega ne ha perso uno (erano 4 nel 2021, ora sono 3). Chi invece può dirsi estremamente soddisfatto è noi Moderati, che ha conquistato 2 consiglieri regionali grazie al quorum superato di un soffio: Noi Moderati nel 2021 non c’era, c’era Noi con l’Italia che assemblava un po’ di sigle ma non si avvicinò minimamente al quorum,

Centrosinistra

Per quanto riguarda il fronte dell’opposizione di centrosinistra, qui le dinamiche sono diverse rispetto al 2021, quando questo schieramento si presentò con tre candidati presidenti ed entrò in Consiglio regionale con due aggregazioni. Il discorso necessariamente si deve limitare al Pd e al Movimento 5 Stelle. Per quanto riguarda i dem, c’è una linea di sostanziale continuità rispetto a quattro anni fa, nel senso che il 5 r 6 ottobre il Pd ha raggiunto il 13,59% che migliora di un’incollatura il 13,18%, solo che i dem adesso avranno 4 consiglieri regionali, uno in meno del 2021: è vero che nel risultato dei democrat si potrebbe aggiungere anche quello dei Democratici Progressisti. che hanno eletto un consigliere regionale peraltro ritenuto non allineato perfettamente ai dem. Anche il M5S si è mantenuto sostanzialmente sul trend del 2021, riportando un 6,48% che di fatto riproduce il 6,48% di quattro anni fa: ma i pentastellati hanno eletto stavolta solo un consigliere regionale rispetto ai 2 del 2021. La probabilissima scelta di Pasquale Tridico di restare in Europa potrebbe far entrare anche un secondo consigliere in quota M5S, ma resta per i pentastellati il dato di fondo di una linea di galleggiamento, senza crolli ma nemmeno senza picchi. (a. c.)

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