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La reazione

Raffica di intimidazioni a Lamezia, l’idea di un «tavolo permanente» per gestire l’emergenza

L’obiettivo unanime, nonostante qualche polemica nella seduta aperta del Consiglio. «La città non tornerà più indietro»

Pubblicato il: 15/11/2025 – 9:26
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Raffica di intimidazioni a Lamezia, l’idea di un «tavolo permanente» per gestire l’emergenza

Un «tavolo permanente tra la Giunta, le Forze dell’ordine, la Chiesa e l’associazionismo». È questa l’idea concreta rimasta sul tavolo al termine della lunga mattinata del Consiglio comunale aperto convocato a Lamezia Terme. L’idea è quella di gestire l’emergenza intimidazioni alla luce degli ultimi episodi che hanno interessato tre attività commerciali del lametino: un negozio di prodotti per la casa e l’igiene in via Miceli, un negozio di occhiali su corso Nicotera e un negozio di abbigliamento in via XX Settembre, tutti finiti nel mirino di alcuni ordigni rudimentali fatti esplodere.
L’idea di tornare ad un epoca non lontanissima ma che comunque pareva ormai superata, spaventa un po’ tutti, soprattutto la politica lametina, chiamata ad una reazione. La prima, seppure ancora formale, c’è stata, nonostante anche alcune polemiche durante la seduta, tra cui soprattutto quelle sollevate dalla consigliera di opposizione Doris Lo Moro, che ha puntato il dito contro gli «interventi blindati».
Dal canto suo, il sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone, ha provato ad inviare un messaggio rassicurante alla città, forte anche del sostegno mostrato finora dalla Prefettura di Catanzaro. «Ci è stato assicurato il rafforzamento del controllo del territorio in chiave repressiva e anche preventiva» ha detto, in vista anche del protocollo ad hoc che sarà siglato il 28 novembre.
Il messaggio unanime è «Lamezia non tornerà più indietro, questo dev’essere chiarissimo» recepito un po’ da tutti e la cui urgenza è emersa proprio durante la seduta, quando si è appresa la notizia di un altro imprenditore lametino finito nel mirino delle intimidazioni. Una bottiglia con liquido infiammabile e due proiettili sono stati posizionati davanti all’ingresso dell’abitazione di Franco Perri, imprenditore che opera nella grande distribuzione e proprietario di alcuni supermercati. Sulle indagini c’è strettissimo riserbo. Forze dell’ordine a lavoro, con il coordinamento della Procura di Lamezia Terme, anche per capire se dietro agli episodi, compreso quello che ha interessato Perri, c’è un’unica regia. (Gi.Cu.)

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