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giovedì consiglio regionale

Giunta a 9, ecco la proposta di modifica dello Statuto. E rispunta la figura dei “sottosegretari”

Il centrodestra formalizza il testo per ampliare la composizione dell’esecutivo. Presentata anche una nuova disciplina del referendum legato allo Statuto

Pubblicato il: 17/11/2025 – 18:09
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Giunta a 9, ecco la proposta di modifica dello Statuto. E rispunta la figura dei “sottosegretari”

LAMEZIA TERME Come anticipato dal Corriere della Calabria, la prossima seduta del Consiglio regionale è stata convocata per giovedì 20 novembre, con orario di inizio fissato alle ore 14. Sono complessivamente 11 i punti all’ordine del giorno: tra questi spicca ovviamente la proposta di modifica dello Statuto per adeguarlo alla normativa nazionale nella parte in cui prevede l’allargamento della Giunta regionale fino a nove componenti (oggi il limite è sette). Il testo è stato presentato dai capigruppo dei partiti della maggioranza di centrodestra Domenico Giannetta (Forza Italia), Pierluigi Caputo (Occhiuto Presidente), Vito Pitaro (Noi Moderati), Giuseppe Mattiani (Lega), Angelo Brutto (Fratelli d’Italia). Giovedì ci sarà la “prima lettura”: la “seconda lettura” – a termini di Statuto – dev’essere calendarizzata dopo che siano passati due mesi dalla prima.

La proposta di modifica dello Statuto

Nella relazione, i firmatari della proposta di modifica statutaria specificano: «L’articolo 1 della proposta di legge di revisione statutaria propone la modifica dell’articolo 35 dello Statuto, intervenendo sul numero dei componenti della Giunta regionale, ai sensi della legislazione statale vigente… In particolare, la nuova lettera b) dell’articolo 14, comma 1, decreto legge n. 138/2011 consente alle regioni con popolazione fino a 2 milioni di abitanti, di aumentare a fino a due unità il numero di assessori stabilito dalla legge… La norma di revisione statutaria proposta, pertanto, prevede che la giunta regionale sia composta da un numero di assessori nel limite massimo previsto dalla legislazione statale, utilizzando appositamente un rinvio mobile alla normativa statale, al fine di evitare la necessità di eventuali successive opere di adeguamento». C’è poi un’altra novità (che peraltro è anche un “ritorno al passato”): «L’articolo 2 della proposta di legge – prosegue la relazione – introduce la possibilità per il presidente della Giunta regionale, di nominare fino a due sottosegretari che possano coadiuvarlo nello svolgimento dei compiti inerenti al mandato, con la finalità di assicurare un più efficiente coordinamento dell’azione di governo». Si evidenzia poi che «la proposta di modifica si inserisce in un più ampio percorso di rafforzamento dell’efficienza dell’azione di governo regionale, di semplificazione dei processi decisionali e di miglior raccordo tra la presidenza e l’insieme della Giunta. Essa si pone in linea con esperienze già maturate in altre regioni (Marche, Lombardia, Piemonte, Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna, Molise) e con i principi costituzionali di autonomia organizzativa e buon andamento della Pa…». Com’è noto, la proposta di modifica dello Statuto è finalizzata a consentire l’allargamento della Giunta a 9 annunciato nei prossimi mesi dal presidente Occhiuto – con l’ingresso di un assessore in quota Lega e un assessore in quota Noi Moderati – una volta approvata in seconda lettura.  

Nuova disciplina del referendum sullo Statuto

Ma tra i punti all’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale c’è un altro testo di particolare rilevanza, in questo caso è una proposta di legge regionale “semplice”: si tratta della proposta che reca la “Disciplina del referendum popolare per l’approvazione dello statuto regionale”. A presentarla Giannetta e Caputo: questa Pdl – scrivono i relatori nella relazione illustrativa – «risponde all’esigenza di aggiornare e riordinare la normativa vigente e rendere più chiari e trasparenti i passaggi procedurali relativi al referendum confermativo sullo Statuto regionale…». I firmatari specificano che l’articolo 1 della proposta «in coerenza con la formulazione letterale dell’articolo 123 della Costituzione, delimita espressamente l’ambito di applicazione del referendum confermativo alla sola fase di approvazione o sostituzione dell’intero Statuto regionale, disponendo espressamente che le leggi di revisione statutaria restano escluse dall’ambito di applicazione della legge». Si tratta di una Pdl che per certi versi è legata al testo sull’ampliamento della Giunta a 9: con l’approvazione di questa proposta a firma Giannetta-Caputo in pratica si escluderebbe la possibilità di sottoporre a referendum il testo sulla Giunta a 9. (a. cant.)

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