Caccuri celebra il “Re Ulivo”, simbolo di storia e tradizione mediterranea
Successo per l’evento organizzato dal club per L’UNESCO di San Giovanni in Fiore

È stata celebrata presso l’azienda agricola “Grangia del Vurdoj” a Caccuri la giornata mondiale dell’Olivo, che ricorre ogni anno il 26 novembre, ma per l’occasione anticipata e organizzata dal club per L’UNESCO di San Giovanni in Fiore. Un evento diventato ormai un punto fermo della programmazione annuale del club, rappresentato dalla segretaria Alessia Lopez che ha illustrato con la consueta chiarezza ed abilità la genesi dell’evento e la scelta delle modalità della sua realizzazione. Presente anche il sindaco di Caccuri Luigi Quintieri, che ha ricordato la storia millenaria della Grangia e del suo uliveto, l’importanza della produzione olivicola per il territorio di Caccuri e, più in generale, dell’alto crotonese, oltre che l’attività svolta dall’amministrazione comunale da lui guidata per l’ottenimento della DOP per la “pennulara”, la cultivar tipica del territorio. Il presidente dell’associazione dei produttori di olio la “pennulara”, Cristian Andrea Urso, ha parlato delle potenzialità del territorio e di come l’associazione e i singoli coltivatori stanno cambiando l’approccio alla produzione dell’olio adottando tecniche moderne. Il padrone di casa Giovanni Marrazzo ha raccontato di come la sua famiglia abbia comprato la tenuta e come stiano trasformandola, rendendola più moderna. Infine, la presidente del club, Maria Gabriella Morrone, ha salutato e ringraziato tutti gli intervenuti e gli ospiti, ricordando poi l’ importanza dell’albero dell’Ulivo quale elemento identitario della nostra civiltà e di tutto il bacino del Mediterraneo.



Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il professore Mario Reda, illustre agronomo e apprezzato panel. Reda con un intervento approfondito e competente, ha spaziato in tutti gli aspetti dell’argomento: dai metodi di coltivazione delle piante, a quelli della raccolta; dall’illustrazione delle varie cultivar e alle differenze tra esse, ai metodi di spremitura per ottenere i migliori oli, alle diversità organolettiche, di gusto e di olfatto tra gli oli ottenuti dalle diverse specie di olive, il tutto passeggiando tra gli ulivi millenari piantati dai monaci gioachimiti. Infine, nel modernissimo frantoio della famiglia Marrazzo, si è potuto assistere a tutte le fasi della spremitura delle olive e degustare l’olio appena spremuto sotto la guida del professore Reda per apprezzarne le proprietà olfattive, per individuare gli aromi che emana e il sapore che lascia sulle pupille gustative, oltre a soddisfare il gusto con l’assaggio delle bruschette condite con lo stesso olio. Una bellissima giornata in mezzo alla natura, molto apprezzata dai partecipanti, per celebrare il Re Ulivo.
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