Vibo rischia di perdere la Tonno Callipo Volley, Cuore Vibonese: «L’amministrazione dovrebbe vergognarsi»
minoranza si esprime sulla lettera di Pippo Callipo e sulle condizioni del PalaValentia: «Sarebbe una perdita incalcolabile»

VIBO VALENTIA «Infiltrazioni d’acqua piovana sul taraflex, docce fuori uso da mesi, zero manutenzione programmata e nessuna risposta alle PEC inviate a Palazzo Luigi Razza. Questo è il desolante biglietto da visita del PalaValentia, l’impianto sportivo più importante della città, completamente abbandonato da un’amministrazione che continua a voltarsi dall’altra parte». Lo afferma il gruppo consiliare Cuore Vibonese, in seguito alla lettera di Pippo Callipo, imprenditore e patron della Tonno Callipo Volley, in cui denuncia le condizioni del PalaValentia, struttura di proprietà del Comune che presenta diverse criticità. «Come Gruppo Consiliare Cuore Vibonese non possiamo più accettare questo teatrino fatto di ritardi, silenzi e promesse mai mantenute» scrivono i consiglieri Giuseppe Cutrullà, Giuseppe Russo, Giuseppe Calabria e Danilo Tucci.
Le critiche al Comune
«La società giallorossa, con un atto di responsabilità che dovrebbe imbarazzare chi governa, aveva persino offerto di intervenire a proprie spese per risolvere alcune delle criticità più urgenti, pur di garantire condizioni dignitose agli atleti e agli spettatori. Ma anche davanti a questa disponibilità, il Comune ha scelto la strada dell’inerzia: nessuna interlocuzione, nessun confronto, nessuna firma, nessun cronoprogramma. Solo silenzi». Il gruppo consiliare denuncia anche il fermo alla procedura per ottenere, da parte della società, il premio assicurativo che gli spetta per i danni subiti. «La pratica è inspiegabilmente bloccata. Manca la firma del proprietario dell’impianto, cioè del Comune di Vibo Valentia. Una firma. Un atto dovuto. Un gesto di normale amministrazione che però – anche stavolta – non arriva. E la società è costretta ad aspettare, a subire i danni e a vedere risorse che spetterebbero di diritto rimanere paralizzate negli uffici».
Il problema della Tari
«A questo si aggiunge la questione TARI, che ha dell’incredibile. In tutta Italia, le società sportive che gestiscono o utilizzano i palazzetti ottengono riduzioni dal 30 al 40%: un riconoscimento dovuto perché lo sport è un servizio alla comunità, non un’attività commerciale. E cosa fa il Comune di Vibo Valentia? Pretende la tariffa piena. Anzi, addirittura insiste nonostante – secondo quanto ci risulta – la società abbia già vinto ben due ricorsi in Commissione Tributaria contro il Comune. Due sentenze che avrebbero dovuto suggerire prudenza e rispetto della legge. E invece niente: si continua sulla strada della testardaggine e del muro contro muro, con l’unico risultato di danneggiare lo sport cittadino e accumulare contenziosi perdenti a spese della collettività. In questo contesto surreale, non stupisce che la società, stanca di essere presa in giro e trattata come un peso, stia valutando offerte provenienti da altre città, decisamente più serie e più organizzate rispetto a Vibo Valentia».
«La città di Vibo merita molto di più»
«La loro eventuale partenza sarebbe una perdita incalcolabile, l’ennesimo scivolone politico e amministrativo che ricadrebbe interamente su chi oggi governa questa città. Noi continuiamo a chiedere risposte immediate, atti concreti, responsabilità, e soprattutto rispetto. Rispetto per lo sport, rispetto per chi investe tempo e risorse, rispetto per una comunità che merita un impianto sicuro, funzionante e valorizzato. Il PalaValentia non può e non deve diventare il monumento all’inefficienza amministrativa di questa amministrazione. La città di Vibo Valentia merita molto di più». Cuore Vibonese si rivolge, infine, al Presidente Pippo Callipo: «Continui ad andare avanti, perché questa città ha bisogno di persone come lei, capaci di credere nello sport, nel territorio e nel futuro quando altri scelgono di tirarsi indietro. E diciamolo con franchezza: davanti a tutto questo, l’amministrazione dovrebbe solo vergognarsi».
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