L’Andolina rompe il silenzio: «Le Serre non sono ai margini, continuiamo a lavorare insieme»
Il Presidente della Provincia prende posizione: «Mai nessun accenno di marginalità. Voci di sponda vogliono indebolire l’intero Vibonese»

VIBO VALENTIA «Le Serre non sono ai margini della Provincia di Vibo Valentia: ne sono una delle sue anime». Corrado L’Andolina rompe il silenzio ed entra in modo “filosofico” nel dibattito sulla possibilità che i paesi montani tornino sotto la Provincia di Catanzaro. Una proposta rilanciata da Alfredo Barillari, sindaco di Serra San Bruno che nei giorni scorsi ha approvato in Consiglio comunale la delibera con cui viene dato il via libera all’iter, ed accolta dai comuni limitrofi. La scelta di lasciare Vibo, hanno spiegato, è sia identitaria che per un senso di “abbandono” dovuto alla carenza di servizi. Il presidente della Provincia Corrado L’Andolina si è finalmente espresso con una nota arrivata poche ore dopo le parole del sindaco del capoluogo Enzo Romeo che ne aveva “criticato” il silenzio.
Il ruolo di Serra e dei paesi vicini nella Provincia vibonese
«C’è un’immagine – scrive – che mi torna in mente ogni volta che si parla di identità collettive e confini amministrativi: quella del Minotauro descritta in Fisica della malinconia di Georgi Gospodinov. Il Minotauro nasce già mostro, non perché lo sia davvero, ma perché qualcuno ha deciso che debba esserlo. La sua presunta ferocia precede i fatti, li sostituisce, diventa più reale della realtà. E una volta che un mito si impone, scalfirlo è quasi impossibile. Penso a questa immagine quando sento dire che la nostra provincia sarebbe un labirinto da cui scappare, o che i problemi dei territori dipendano dal “mostro” amministrativo a cui apparteniamo. È una narrazione semplice, consolatoria: quella in cui la colpa è sempre altrove. Lo dico con sobrietà, senza polemiche: Serra San Bruno e i comuni vicini hanno sempre avuto un ruolo pieno dentro la Provincia. Lo hanno avuto e continuano ad averlo. Nel corso degli anni, figure politiche e dipendenti provenienti da qui hanno contribuito al funzionamento dell’Ente».
«Mai espresso alcun disagio»
L’Andolina rivendica, nel suo mandato, l’aver avuto accanto due consiglieri provinciali di Serra San Bruno. «Mai mi è stato rappresentato un disagio legato all’appartenenza alla Provincia di Vibo Valentia. Mai un accenno di marginalità, mai una lamentazione di esclusione. Non perché si dovesse tacere qualcosa, ma perché la collaborazione è stata costante e concreta, anche nel rispetto delle diverse posizioni politiche. Sugli investimenti vale la stessa onestà: la Provincia, nel corso della sua storia, ha sempre lavorato anche nelle Serre, su strade, scuole e infrastrutture. Potranno essere stati insufficienti, certo, ma lo sono ovunque. Non è un problema “di Serra San Bruno” o “di Vibo Valentia”: è una condizione strutturale che riguarda tutte le Province italiane, alle prese con risorse limitate e territori estesi. E ricordiamo che “Provincia” non significa solo l’ente ridimensionato dalla riforma Del Rio. Significa Prefettura, Forze dell’Ordine, uffici pubblici che rappresentano un presidio essenziale per tutto il territorio. La loro presenza a Vibo Valentia ha prodotto benefici concreti per l’intera comunità provinciale, comprese le aree interne».
«Le Serre non sono ai margini»
«E allora – continua la nota – ritorno al Minotauro, non al mostro della paura, ma a quello della malinconia, che ci ricorda quanto sia facile creare narrazioni che semplificano tutto. Gospodinov scrive: “Da queste parti la vita è breve ma il giorno è infinito”. Una frase che parla anche di noi: della fatica dei nostri paesi e, insieme, della capacità di allungare i giorni con il senso di comunità». Il presidente spiega perché fin qui è stato in silenzio: «Se finora ho taciuto è perché volevo ascoltare. Ascoltare persone, opinioni, inquietudini. Sottrarmi al rumore immediato e ritirarmi nel mio santuario naturale — il silenzio — prima di esprimere una posizione. Non per calcolo, ma per rispetto: perché queste scelte toccano l’identità dei territori. E dopo aver ascoltato e riflettuto posso dirlo con serenità: non abbiamo bisogno di nuovi labirinti né di nuovi Minotauri da combattere. Abbiamo bisogno di continuare a lavorare insieme, Provincia e Comuni, con la pazienza di chi sa che i giorni diventano infiniti solo quando sono riempiti di responsabilità condivisa. Le Serre non sono ai margini della Provincia di Vibo Valentia: ne sono una delle sue anime. E se talvolta disgreganti voci di sponda cercano di suggerire altre strade, tese ad indebolire l’intero Vibonese, è qui, nella collaborazione concreta e quotidiana, che dobbiamo continuare a camminare. Questa è una sfida che, al di là degli esiti formali, va vinta soprattutto sul piano culturale. Alla politica – conclude – spetta il compito di individuare soluzioni con unità d’intenti, sapienza e lungimiranza».
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