Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 11:41
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

tensione alla regione

Il Pd all’attacco di Occhiuto e del centrodestra: «Meno partecipazione e più poltrone»

Il gruppo dem dice no no al modo in cui è iniziata la seconda legislatura. Falcomatà contro la cancellazione del referendum sulle revisioni dello Statuto

Pubblicato il: 21/11/2025 – 16:02
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Il Pd all’attacco di Occhiuto e del centrodestra: «Meno partecipazione e più poltrone»

LAMEZIA TERME «Il Gruppo consiliare del Partito Democratico denuncia con forza il metodo e le iniziative con cui è iniziata la seconda legislatura Occhiuto. La maggioranza ha vinto le elezioni, ma ciò non le conferisce il diritto di forzare le istituzioni, mortificare la democrazia e procedere senza confronto su decisioni che riguardano il futuro di tutte le calabresi e di tutti i calabresi». Lo si legge in una nota. «Il Consiglio regionale, convocato con urgenza per approvare pratiche, appunto, urgenti, ha fatto registrare in extremis l’inserimento di temi strategici: la modifica dello Statuto regionale, la revisione della legge sul referendum confermativo e la discussione delle linee programmatiche del Presidente. Queste ultime – spiega il gruppo del Pd – sono state rese disponibili ai consiglieri solo la sera precedente rendendo, di fatto, impossibile uno studio approfondito delle stesse. Inoltre, dopo ore di dibattito su un argomento così importante, si è arrivati nella notte all’approvazione della revisione dello Statuto – che porta da 7 a 9 il numero degli assessori e reintroduce le figure di 2 sottosegretari già aboliti nel 2010 – e della nuova legge sul referendum confermativo, che sottrae ai cittadini la possibilità di esprimersi direttamente su scelte istituzionali fondamentali, escludendo dal controllo referendario le revisioni parziali dello Statuto. A nostro avviso, in linea con le procedure istituzionali, le modifiche allo Statuto e la legge sul referendum avrebbero dovuto essere esaminati dalle commissioni consiliari di prossima costituzione. Rinviare queste decisioni di poche settimane avrebbe garantito rispetto delle regole, trasparenza e partecipazione, senza alcun rischio per le tempistiche tecniche. Si è invece scelto di blindare il passaggio in aula, precludendo un confronto approfondito su scelte che ridefiniscono le regole della democrazia regionale. Le motivazioni, sebbene inconsistenti, sono chiare! La revisione dello Statuto non affronta le vere urgenze della Calabria – lavoro, sanità, servizi, lotta alle disuguaglianze – ma risponde a logiche di potere e di sottogoverno, legate alla spartizione di incarichi tra alleati più o meno contenti, più o meno soddisfatti delle prime nomine. Sull’ampliamento della Giunta, il racconto di una manovra “a bilancio invariato” non solo è fuorviante, ma volutamente ambigua: nuovi ruoli comportano comunque la previsione di risorse e economie, che verranno sottratte ad altre voci di spesa, magari più importanti per i reali bisogni dei cittadini. Il Partito Democratico, al riguardo, ha proposto soluzioni trasparenti e senza costi aggiuntivi, come la figura del Consigliere delegato, già prevista dallo Statuto, per supportare il Presidente nelle numerose deleghe trattenute. Si è scelto invece di “rispolverare” vecchie poltrone, tradendo la promessa di una Calabria moderna ed efficiente». Secondo il gruppo regionale del Pd è «giusto impegnarci tutti per dare vita ad un racconto più positivo della Calabria, valorizzando eccellenze, talenti e imprese. Ma non è possibile assistere ad un continuo autocompiacimento nascondendo sotto il tappeto tutto quello che non va e da cui bisogna partire per migliorare. Alcuni dati ci inchiodano, lavoro, reddito, povertà, sanità territoriale, spopolamento e qualità dei servizi, e non basta non dire le cose per non farle accadere, come succede nei racconti per bambini. La domanda da porci sono altre: per un calabrese è più importante avere una giunta più numerosa o un medico vicino casa, un autobus che passa, un lavoro dignitoso, una scuola che non cade a pezzi, un ufficio pubblico che “risponde”. Il nostro ruolo è anche questo, fare proposte per un cambiamento reale e fungere da sentinelle affinchè la narrazione non prenda il posto della realtà. Le nuove linee programmatiche del Presidente Occhiuto descrivono una Calabria che pensa di correre verso il 2030. Ad oggi, l’unica vera accelerazione, inutile, è stata quella sul numero di poltrone».

L’attacco di Falcomatà

«Sull’aumento del numero degli assessori regionali e sulla reintroduzione delle figure dei Sottosegretari devono decidere i cittadini calabresi attraverso il referendum previsto dalla norma. E’ evidentemente una scelta discrezionale della destra, che peraltro risulta inversamente proporzionale alla riduzione del numero dei consiglieri regionali. Si produce un aumento dei costi e delle strutture, chi lo propone deve assumersene la responsabilità di fronte alla comunità calabrese. Non sono più i tempi dello Statuto Albertino e delle gentili concessioni del sovrano». E’ netto il no di Giuseppe Falcomatà, consigliere regionale del Pd, alla riforma sull’assetto numerico dell’esecutivo approvato dalla maggioranza di centrodestra in consiglio regionale.  «Non può passare l’idea – ha detto Falcomatà in aula – che la consultazione venga superata dal fatto che l’attuale misura non modifichi l’ossatura dello Statuto. La maggioranza, infatti, sta inaugurando una stagione pericolosa che vorrebbe la possibilità di intaccare lo Statuto a piccole porzioni. Procedendo a modificare pezzi dello Statuto, però, si fa a pezzi lo Statuto stesso. La verità è che si ha paura del referendum». «Siano i cittadini – ha concluso il consigliere del Pd – ad esprimere un giudizio insindacabile sull’aumento da 7 a 9 il numero degli assessori regionali e sulla reintroduzione delle figure mitologiche dei sottosegretari».

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x