Brunori a Cosenza, il cachet del concerto di Capodanno in beneficenza a 5 associazioni di volontariato – VIDEO
«L’Arena di Verona è stupenda ma sotto casa è diverso». La battuta di Franz Caruso: «Se si candida a sindaco prende più voti di me»
COSENZA “Se si candida prende più voti di me”: la battuta di Franz Caruso davanti al gonfalone della città per le foto con Dario Brunori è in linea con il clima informale con cui Palazzo dei Bruzi ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del concerto di Capodanno del cantautore in piazza. “Brunori incanta Cosenza” il claim scelto dall’amministrazione comunale, che non ha usufruito di fondi regionali specifica il sindaco (l’obiettivo è confermare la spesa dell’anno scorso “se non arriverà qualche circolare ministeriale che chiederà 200 servizi pubblici invece dei 100 di un anno fa”). Di certo, come l’anno scorso si esibiranno anche altri artisti locali.
Brunori: miro alla santità e al murales sotto la sopraelevata
Brunori in apertura di conferenza stampa parla di “un anno incredibile partito da Sanremo” e rivendica un “familismo morale, un campanilismo sano, un orgoglio e una fierezza che devono spingerci a non vivere la nostra condizione come limite e da subordinati: è il gusto della sfida e la soddisfazione di farcela”. Poi il consuntivo di un “successo non solo numerico. Torno a casa per una chiusura e una rinascita. Difficile anche fare la spesa ma anche quell’affetto mai fanatico è bellissimo, è il mio motore. L’Arena di Verona? È stupenda ma cantare sotto casa è diverso…”.
Poi un passaggio sulla scelta di devolvere il cachet della serata in beneficenza: “Sono fautore del donare in silenzio – afferma Brunori – ma in questo momento storico è necessario, ecco, in questo senso l’anno di guerre, odio e violenze è stato terribile. I più deboli vengono schiacciati, con questa scelta voglio puntare un faro su chi fa del bene, un segnale di sensibilizzazione per smuovere anche le istituzioni”.
Le associazioni che ne beneficeranno sono: Terra di Piero, L’Arcadinoè, La spiga, San Pancrazio e Gli altri siamo noi. Infine la cifra ironica dell’artista per concludere il suo intervento: “Miro alla santità e al murales sotto la sopraelevata – sorride – A chi sui social ha commentato che serviranno più panchine contro la sonnolenza, posso assicurare “venite ca ni scialamu!”. Ma con chi gli si approccia come a un santone minimizza e agli studenti che gli chiedono consigli cita la frase del saggio che invita a non seguirlo “ma – chiosa – anche questo è un consiglio quindi siamo davanti a un paradosso…”. Da Battiato, Dalla, De Gregori e Pino Daniele, in un quarto di secolo ecco Brunori sul palco: “Sono contento di arrivare dopo questi cantautori minori…” scherza con chi gli elenca i live precedenti nel capodanno cosentino.
Franz Caruso: la cosentinità sana e solidale
Per Franz Caruso, Brunori “esprime i valori della cosentinità da uomo oltre che da artista. Quella del capodanno 2026 è una scelta che va al di là dello spettacolo, è umana e coinvolgente. Il segnale che lanciamo è quello di un evento solidale per la nostra comunità, il cachet sarà devoluto a 5 associazioni di volontariato tra le 1200 che operano nel nostro territorio con 12mila volontari, persone che danno risposte a chi ha sofferto la pandemia e oggi ancora ne soffre le conseguenze. Il tour 2026 partirà dalla Calabria – conclude il sindaco – e di questo siamo felicissimi oltre che fieri”.
La serata sarà condotta da un altro talento cosentino, Francesca Russo, presente alla conferenza stampa moderata da Pino Di Donna e con Ester Apa, giornalista, e Antonietta Cozza, consigliera comunale delegata alla Cultura. (euf)
L’intervista:
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato