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la sentenza

“Nuova linea”, pene riformate in appello per i clan di Scilla. Sei assolti – NOMI

Il verdetto nell’appello in abbreviato sull’inchiesta a carico di capi e gregari. Inflitti 16 anni a Giuseppe Fulco e 9 anni ad Antonino Nasone

Pubblicato il: 24/11/2025 – 15:35
di Mariateresa Ripolo
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“Nuova linea”, pene riformate in appello per i clan di Scilla. Sei assolti – NOMI

REGGIO CALABRIA La Corte d’Appello di Reggio Calabria, presieduta da Alfredo Sicuro, si è espressa in parziale riforma della sentenza emessa dal gup del Tribunale di Reggio Calabria lo scorso 4 gennaio 2024, nell’ambito del processo in abbreviato scaturito dall’inchiesta della Dda “Nuova linea”, a carico di capi e gregari della cosca “Nasone-Gaietti” di Scilla. Ad avere la condanna più pesante Giuseppe Fulco (16 anni e venti giorni), che in primo grado era stato condannato a 20 anni. Tra le condanne più pesanti anche quella nei confronti di Antonino Nasone, 9 anni e sei mesi di reclusione, a fronte dei 15 anni in primo grado.
La corte reggina si è espressa assolvendo, invece, Fortunato Praticò, Rocco Delorenzo, Rocco Gaietti, Giovanni Cardillo, Cosimo Gaietti e Vincenzo Gaietti. In primo grado erano state 14 le condanne e 4 le assoluzioni.

Le accuse

Associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni in concorso, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà degli incanti, detenzione e porto di armi da fuoco, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, tutte fattispecie aggravate dall’agevolazione mafiosa: sono le accuse, a vario titolo, nei confronti degli imputati. Il gruppo al centro delle indagini della Dda, avrebbe esercitato un controllo totale della cittadina reggina imponendo le loro regole tra cui quella di sottostare ad estorsioni. Stando a quanto emerso dalle indagini gli uomini della cosca “Nasone-Gaietti” avrebbero costretto una pluralità di ristoratori di Scilla ad acquistare le forniture di pesce da una delle imprese che sarebbero state controllate dal clan, procurandosi un ingiusto profitto, con correlato danno per le vittime.

Le condanne

Fulco Giuseppe (16 anni e 20 giorni di reclusione)
Nasone Antonino (9 anni e 6 mesi di reclusione)
Scarfone Alberto (2 anni e 8 mesi di reclusione e multa)
Carina Angelo (7 anni di reclusione e multa)
Nasone Domenico (4 anni di reclusione e multa)
Nasone Rocco (4 anni di reclusione e multa)
Artieri Giuseppe (2 anni e due mesi)

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