«Caos e improvvisazione nella riorganizzazione dei Dipartimenti regionali»
Bruno (Tridico Presidente): ente ormai paralizzato e lontano anni luce dalle reali esigenze dei calabresi

CATANZARO “Con l’ultima delibera della Giunta regionale sulla modifica degli assetti organizzativi dei Dipartimenti e dei vari settori, emerge in tutta la sua evidenza un quadro intriso di confusione e approssimazione amministrativa”. È quanto afferma il consigliere regionale Enzo Bruno, capogruppo di “Tridico Presidente”. “Una riorganizzazione della macchina regionale dovrebbe essere il risultato di studio, analisi e programmazione. E invece, a distanza di appena un mese dall’annuncio della “grande riforma organizzativa”, la stessa maggioranza rimette mano agli assetti strutturali, stravolgendo quanto aveva appena deciso e rinviandone ulteriormente l’attuazione – afferma ancora Bruno -. Il risultato? Una Regione paralizzata, bloccata, lontana anni luce dalle reali esigenze dei calabresi. Il presidente Occhiuto continua a dedicarsi a un’unica attività: le alchimie interne per accontentare le richieste degli alleati. Ma qualcosa dev’essere andato storto, se dopo appena un mese dal precedente riassetto si interviene nuovamente per correggere la rotta”. “La maggioranza appare impegnata solo a distribuire poltrone, non certo a governare. Dopo l’allargamento inutile della Giunta, dopo aver tolto voce ai cittadini con la norma sul referendum confermativo, questo ennesimo atto dimostra una verità ormai evidente: la maggioranza continua a perdere tempo inseguendo logiche di potere, mentre la Calabria resta ferma – sottolinea ancora il capogruppo di Tridico Presidente -. La riconferma di Occhiuto sta prendendo una piega pericolosa: la Regione precipita agli ultimi posti in quasi tutte le statistiche economiche e sociali, mentre il presidente preferisce vestire i panni dello “statista” proponendo fantomatici centri per l’impiego in Tunisia”. “Forse sarebbe più serio – e certamente più utile ai calabresi – occuparsi dei centri per l’impiego calabresi, molti dei quali privi perfino di sedi idonee, e mettere finalmente il personale nelle condizioni di lavorare in modo efficace ed efficiente. La Calabria ha bisogno di un governo, non un circo di nomine, rinvii e improvvisazioni. La Calabria merita serietà. Non questo spettacolo fatto di incertezze e approssimazioni. Questa non è politica: è mercato delle poltrone, come rilevano alcuni organi di stampa – conclude Bruno -. La verità è semplice: questa maggioranza non ha una strategia, non ha un progetto, non ha una direzione. Ha solo un problema: spartire potere”.
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