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Clochard aggredito a Cosenza, Ciacco (Pd): «Un Consiglio comunale aperto per dargli la parola»

La proposta da allargare anche ai «tanti altri che come Cristofer abitano le strade della nostra città»

Pubblicato il: 28/11/2025 – 16:41
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Clochard aggredito a Cosenza, Ciacco (Pd): «Un Consiglio comunale aperto per dargli la parola»

COSENZA Un Consiglio comunale «davvero  aperto», per dare diritto di parola a Cristofer – il clochard aggredito nei giorni scorsi – e ai tanti altri Cristofer e alle tante altre Cristofer, che abitano le strade della nostra città. La proposta arriva da Giuseppe Ciacco, consigliere comunale e provinciale di Cosenza: «Ho riflettuto molto – si legge nella nota firmata dall’esponente dem – prima di scrivere. E voglio essere sincero: non ho mai offerto a Cristofer l’attenzione che meritava. Passavo sul corso principale e lui, ogni giorno,  era lì.  Solo adesso, dopo averlo visto in un letto di ospedale con il volto tumefatto, mi sono reso, effettivamente,  conto della sua presenza e della sua storia. E, dinnanzi a questa presa di coscienza,  ho  maturato  la consapevolezza che non servono né atteggiamenti  di commiserazione né uno sguardo,  che veda in lui un problema di ordine pubblico. Cristofer non è questo. E’ una persona,  che vive una condizione di solitudine e di fragilità dentro una comunità, che troppo spesso va di fretta e non si ferma a guardare. Cristofer è l’emblema dell’indifferenza verso i più vulnerabili. Nonostante stesse sul corso principale della Città. Che si abbia il coraggio di ammetterlo».
Secondo Giuseppe Ciacco, «qui e ora c’è bisogno di una catartica assunzione di responsabilità collettiva. Certo, se Cristofer è stato aggredito, è giusto assicurare alla giustizia gli autori dell’efferato pestaggio. Ci mancherebbe altro! Ma, la politica ha un altro compito: ha il compito di  assumere Cristofer come una opportunità da cogliere, perché la diversità è un valore. Cristofer è una risorsa, perché ci consegna  un altro punto di vista sulle cose del mondo.  E Cosenza, che è una Città, storicamente, caratterizzata da un leale spirito di inclusione e di accoglienza, deve difendere i diritti di chi non ha diritti. Questa è la missione di una Città fervidamente democratica: costruire un nuovo paradigma di coesione sociale. E noi, anche se faticosamente, lo stiamo costruendo.  La fragilità – aggiunge il consigliere comunale e provinciale – non è un tabù, non è una malattia, della quale aver paura. La fragilità può e deve essere un catalizzatore per la connessione e la solidarietà. Dico tutto questo, per dire che la Città più sicura è la Città più inclusiva; quella che non discrimina, che non marginalizza; quella che non lascia indietro nessuno. La Città che include è più forte ed è più sicura. Noi dobbiamo dare ascolto a chi non si sente ascoltato. E, allora, se vogliamo fare  un Consiglio comunale, facciamolo, però, per davvero, aperto:  dando  diritto di parola,  spazio e dignità   a Cristofer e ai tanti altri Cristofer e alle tante altre Cristofer,  che abitano le strade della nostra  Città. Sarebbe un evento straordinariamente inedito e profondamente umano!» conclude Ciacco.

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