Salvini: «Il Ponte sullo Stretto si farà, e non ci sarà bisogno di una nuova gara»
Il ministro al question time alla Camera dopo lo stop della Corte dei Conti. «L’opera ne traina altre, in Calabria in corso opere per 22 miliardi»

ROMA «Il Ponte sullo Stretto si farà. Milioni di italiani lo vogliono, lo aspettano, lo meritano. Oltretutto la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina non è un capriccio del ministro Salvini o del governo, è una priorità per la stessa Unione europea». Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini durante il question time alla Camera sul Ponte dopo lo stop della Corte dei Conti. «Ricordo che già nel 1984, su proposta dell’allora Commissario dei Trasporti dell’Unione Europea, il Ponte sullo Stretto venne identificato tra gli anelli mancanti per aumentare i collegamenti tra i Paesi dell’Unione».
«Non fare una nuova gara è scelta di buon senso»
Salvini ha poi aggiunto: «La scelta di non procedere con una nuova gara non è una scelta di convenienza, ma una scelta di buonsenso, fondata su uno studio accurato di tutte le carte. C’è anche la consapevolezza che il diritto europeo circoscrive, ma non vieta, le modifiche al contratto volte ad adeguare il prezzo di un appalto nel corso del tempo – ha osservato poi Salvini -. Questo significa che, come è avvenuto per tutte le opere pubbliche italiane, specialmente se consideriamo lo straordinario incremento dei prezzi registrato nel 2022 e nel 2023, sono necessarie per garantire l’equilibrio contrattuale. Non si chiedono quindi, deroghe e interpretazioni strampalate. Si propone semplicemente di applicare al Ponte le stesse regole che oggi stiamo utilizzando per altre opere del Pnrr e altre opere strategiche, penso al Terzo Valico, al Brennero e al Tunnel del Tenda. Il Ponte quindi, dal nostro punto di vista e dal punto di vista europeo, porterà sviluppo, lavoro, meno traffico e meno inquinamento. E’ un’infrastruttura che serve all’Italia, non a Salvini, e quindi farò di tutto perché l’Italia finalmente ce l’abbia».
«Al lavoro per superare i rilievi della Corte dei Conti»
«L’intero governo – ha poi sostenuto Salvini alla Camera – è al lavoro sui primi rilievi trasmessi dalla Corte dei Conti. Parliamo di rilievi diversa natura, Sarò sia stasera che domani mattina al Consiglio Europeo Trasporti a Bruxelles». Ci sono rilievi che – ha rimarcato il ministro – attengono «alle procedure amministrative poste in essere per l’adozione della mole ingente e i documenti necessari per l’adozione della Delibera Cipe. Su questi aspetti sono in corso gli approfondimenti tecnici, non politici, per comprendere come integrare al meglio il corposo apparato documentale già disponibile». Infine, ci sono aspetti «di merito che attengono alla scelta della procedura per la realizzazione dell’opera. Su questo, lo ribadisco ancora una volta, la scelta di non procedere con una nuova gara non è una scelta di convenienza, ma una scelta di buonsenso, fondata su uno studio accurato di tutte le carte».
Investimenti in Sicilia e in Calabria
Per Salvini inoltre «i contratti con il general contractor e gli altri affidatari riprenderanno efficacia solo dopo la registrazione della Corte conti. La penale in caso di blocco dei lavori sarebbe del 4% dei lavori non eseguiti, che è la metà dell’8% previsto dal codice appalti. Inoltre sono previste anche specifiche penali a carico del general contractor se non rispettasse gli impegni. Regole chiare, responsabilità precise e garanzie forti per tutelare i cittadini e interesse pubblico» ha aggiunto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture sottolineando che «la realizzazione di quest’opera è il più forte volano per gli altri interventi che sono attualmente in corso in Sicilia e in Calabria. Ricordo che solo per la realizzazione della strada statale 106 Ionica sono stati stanziati circa 4 miliardi di euro. Un miliardo nei passati trent’anni, 4 miliardi in tre anni di questo governo e con questo ministero. Per la velocizzazione della tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria sono stati stanziati oltre 9 miliardi di euro. In Sicilia sono in corso opere per 22 miliardi di euro e in Calabria sono in corso opere per altri 22 miliardi di euro. Inoltre la realizzazione del Ponte è associata allo stanziamento di altri 500 milioni di euro per opere connesse dedicate ai cittadini di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni”. (c. a.)
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