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“invecchiamento attivo”

Over 60 in aumento, l’Asp di Catanzaro risponde: nasce la rete per il benessere della terza età

Lanciato a Sersale un modello di rete con istituti scolastici e amministrazioni locali per rispondere alla crescita della popolazione anziana

Pubblicato il: 04/12/2025 – 13:15
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Over 60 in aumento, l’Asp di Catanzaro risponde: nasce la rete per il benessere della terza età

CATANZARO Invecchiamento attivo. E’ la finalità della proposta progettuale predisposta dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, attraverso l’azione dell’Unità operativa servizi sociali del distretto sociosanitario della città capoluogo, diretto da Tiziana Parrello, in sinergia con la direzione didattica dell’istituto comprensivo A. Bianco- C. Alvaro di Sersale-Petronà presentata nei giorni scorsi a Sersale. L’iniziativa è stata pensata, come spiegano gli organizzatori, in considerazione del fatto che l’innalzamento della vita media, con il conseguenziale incremento della popolazione over 60 costituiscono aspetti da conoscere e da gestire per la sperimentazione di efficaci ed innovative politiche della salute di una popolazione in profonda trasformazione sotto il profilo demografico, sociologico ed epidemiologico.
Nell’intervento introduttivo la dirigente scolastica Maria Bianco ha sottolineato l’importanza offerta dal progetto che punta a realizzare nel bacino della Presila un innovativo lavoro di rete che vede coinvolte oltre alla scuola e all’Asp anche i Comuni compresi nell’ambito di competenza. «La scuola – ha sostenuto Bianco – è pronta a fare la sua parte per consentire la crescita della formazione anche di persone adulte e favorire migliori condizioni di benessere». Su contenuti e obiettivi dell’idea progettuale si è soffermato sociologo Franco Caccia, responsabile dell’Unità operativa servizi sociali dell’Asp catanzarese, struttura già impegnata nel recente passato nella gestione di un progetto per le cure a domicilio di persone della terza età attraverso piani di assistenza personalizzata elaborati dall’assistente sociale Teresa Barberio. «E’ necessario – ha sostenuto Caccia – affrontare le sfide dei tempi moderni, come la longevità e l’incremento della popolazione anziana, attraverso nuovi approcci organizzativi basati sull’innovazione e sulla cooperazione tra le istituzioni del territorio, in questo caso, costituito dai comuni di Andali, Cerva, Petronà, Sersale e Zagarise. Attraverso l’analisi dei dati sulla popolazione dei comuni del bacino territoriale interessato, è stata centrata l’attenzione proprio sulla folta presenza di persone over 60 che in alcuni casi, vedi Andali, arrivano a superare il 40% dell’intera popolazione residente. Bisogna pertanto – lavorare insieme tra istituzioni, per offrire alle persone anziane concrete opportunità per il loro benessere psico-fisico in modo da prevenire o ritardare forme di non autosufficienza e di isolamento sociale». In questo senso una delle proposte di invecchiamento attivo di possibile attuazione, secondo quanto emerso, riguarda la promozione di attività di ginnastica dolce e attività motoria, funzionali alla mobilità ed alla prevenzione di cadute, da realizzarsi nelle palestre scolastiche dei comuni interessati. Piena adesione alle proposte lanciate da Caccia sono state manifestate dagli amministratori dei comuni interessati presenti all’incontro: Carmine Capellupo, sindaco di Sersale, Dario Bolotta (Petronà), Domenico Gallelli (Zagarise), Saverio Costantini vice sindaco di Andali. Dagli interventi è scaturita il sostegno unanime ad una progettualità, come quella dell’invecchiamento attivo, che, è stato messo in rilievo, «potrà favorire la creazione di nuovi spazi ed opportunità di incontro, relazioni intergenerazionali e partecipazione attiva della popolazione, con positive ricadute sulla salute delle persone anziane residenti nelle rispettive comunità, ma anche di valorizzare un patrimonio di valori e conoscenze di cui proprio la terza età è preziosa portatrice». Per avviare in tempi brevi le iniziative progettuali, nei prossimi giorni verranno realizzati incontri di condivisione dei contenuti e delle esigenze operative del progetto con il coinvolgimento degli amministratori comunali ma anche del mondo dell’associazionismo e del volontariato culturale e sportivo e del servizio civile. L’invito è stato esteso ai medici di base con l’obiettivo di definire un piano condiviso di monitoraggio di indicatori di salute, compresi gli aspetti socio- relazionali, della popolazione.

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