La “missione” Tutela della Salute. Riforme, ospedali e assunzioni per la nuova sanità della Calabria
I programmi del presidente della Regione Occhiuto e della Giunta nel Defr 2026-2028. La premessa è l’uscita dal commissariamento e dal piano di rientro

CATANZARO «Nel triennio 2026-2028, grazie all’avvenuta chiusura dei bilanci pregressi delle Asp e delle Ao e all’accertamento definitivo del debito, la Regione Calabria uscirà formalmente prima dal commissariamento e poi. dal Piano di rientro. Questo restituirà alla politica regionale la pienezza dei poteri decisionali e la possibilità di investire gli avanzi di amministrazione in servizi, anziché in copertura di disavanzi storici». Nel Documento di Economia e Finanze approvato dalla Giunta guidata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto viene tratteggiata il futuro prossimo della sanità calabrese. Dalla strategia della governance con la riforma della nascita delle Aop (Aziende ospedaliere provinciali) al reclutamento di nuovi operatori alla realizzazione dei grandi ospedali e delle strutture sanitarie territoriali, il Defr mette in fila i programmi del triennio 2026-2028
La missione “Tutela della salute”
«La missione “Tutela della Salute” – è la premessa della Giunta nel Documento di Economia e Finanze – assorbe la gran parte delle risorse del bilancio regionale e rappresenta la sfida politica e morale più alta di questa amministrazione. Il contesto entro il quale ci muoveremo sconta un deficit pluridecennale di riforme nazionali che hanno reso il sistema sanitario italiano più fragile e meno performante. In Calabria sarà ancora più complicato perché, mentre dovremo colmare i ritardi specifici accumulati in anni di inutile commissariamento, saremo in competizione con altri sistemi sanitari regionali nelle azioni di reclutamento del personale sanitario».
La fine della “contabilità orale” e il risanamento
«Il presupposto per ogni investimento futuro – si evidenzia – è stato il risanamento contabile. Per decenni, la sanità calabrese ha navigato a vista, senza bilanci approvati e con un debito non quantificato (una sorta di “contabilità orale”). Nel triennio 2026-2028, grazie all’avvenuta chiusura dei bilanci pregressi delle Asp e delle Ao e all’accertamento definitivo del debito, la Regione Calabria uscirà formalmente prima dal commissariamento e poi. dal Piano di rientro. Questo restituirà alla politica regionale la pienezza dei poteri decisionali e la possibilità di investire gli avanzi di amministrazione in servizi, anziché in copertura di disavanzi storici».
Il nuovo modello Ospedale-Territorio
«La strategia – prosegue la Giunta Occhiuto – prevede una riforma organizzativa radicale basata sulla distinzione netta delle competenze: specializzando alcune aziende nella gestione accorpata dei presidi ospedalieri ed altre nella prevenzione e nel potenziamento delle reti di assistenza territoriale. Questo modello mira, tra l’altro, a risolvere il problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, filtrando i codici bianchi e verdi attraverso le nuove strutture intermedie».

Edilizia Sanitaria e Pnrr: cronoprogramma 2026-2028
«Nonostante le difficoltà globali legate all’aumento dei costi delle materie prime, il cronoprogramma dell’edilizia sanitaria – rimarca la Giunta nel Defr – è confermato e vincolante: Ospedale della Sibaritide: Completamento dei lavori previsto entro la fine del 2026. Sarà il primo grande hub moderno a servire l’area jonica. Ospedale di Vibo Valentia: Consegna dell’infrastruttura entro la fine del 2027. Ospedale di Palmi: Completamento entro la fine del 2028. Parallelamente, entro il luglio 2026, saranno pienamente operative le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità finanziati dal Pnrr. Queste strutture non saranno “cattedrali nel deserto”, ma nodi attivi della rete assistenziale, dotati di tecnologie di telemedicina per raggiungere anche le aree interne più disagiate».
Capitale umano e umanizzazione delle cure
Ultimo passaggio è quello relativo al reclutamento del personale, storico “Tallone d’Achille” della sanità calabrese. Nel Defr si specifica: «Le mura non curano senza le persone. Il Defr programma un maxipiano di reclutamento che prevede, già nel 2026, l’assunzione di circa 1.300 unità tra medici (350) e infermieri (375), nonché l’azzeramento delle liste d’attesa entro un anno attraverso un Cup unico regionale potenziato dall’Intelligenza Artificiale. A questo – rimarca la Giunta – si affianca la strategia strutturale di integrazione con il sistema universitario regionale: i medici specializzandi formati negli atenei calabresi (Unical e Magna Graecia) entreranno da subito in corsia, creando un circolo virtuoso tra formazione e assistenza. Un focus specifico sarà dedicato all’umanizzazione delle cure: non basta curare la patologia, bisogna prendersi cura della persona. L’introduzione di figure di supporto nei Pronto Soccorso e il miglioramento del comfort alberghiero delle strutture sono parte integrante della terapia». (a. cant.)
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