Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 8:56
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

la storia

Le mille vite di Edgardo Greco e l’ultimo “colpo di scena”

La lunga latitanza, la nuova identità ed una vita da ristoratore in Francia, alle spalle la condanna all’ergastolo ed anche un pentimento

Pubblicato il: 09/12/2025 – 7:53
di Fabio Benincasa
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Le mille vite di Edgardo Greco e l’ultimo “colpo di scena”

LIONE Alla fine Edgardo Greco non tornerà in Calabria. L’ex superlatitante di ‘ndrangheta, era riuscito a cambiare vita, trasferirsi in Francia e riciclarsi come chef. Il 2 febbraio 2023, i carabinieri del Reparto operativo-Nucleo investigativo di Cosenza, lo avevano rintracciato e arrestato a Saint Etienne, in collaborazione con i colleghi francesi. Greco aveva fatto perdere le proprie tracce nell’ottobre del 2006, destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro il 16 maggio 2014, in relazione all’ordine di carcerazione (datato 4 aprile 2014) per la esecuzione della pena dell’ergastolo a carico per il duplice omicidio di Stefano Bartolomeo e Giuseppe Bartolomeo consumato a Cosenza il 5 gennaio 1991 e per il tentato omicidio di Emiliano Mosciaro avvenuto sempre a Cosenza il 21 luglio 1991. Agguati maturati nell’ambito della guerra di mafia fra le cosche “Pino-Sena” e “Perna-Pranno”, che ha insanguinato il territorio cosentino nei primi anni ’90. Ieri, si è diffusa la notizia della sua morte avvenuta in carcere in Francia a seguito di un arresto cardiaco: la terra dove aveva deciso di nascondersi e rifarsi una vita prima dell’indagine durata mesi e della sua cattura. Nel mezzo una battaglia legale per evitare l’estradizione ed il ritorno in Italia.

«Sono un pizzaiolo, avete sbagliato»

Occhiali specchiati con riflessi scuri ed un sorriso appena accennato. Edgardo Greco si presenta in posa con alle spalle il ristorante: la sua nuova casa. Paolo Dimitrio (la sua nuova identità scelta in Francia) gestiva il “Caffè Rossini Ristorante“, un locale con cucina tipica italiana.

Il 65enne di Belvedere Marittimo, era sposato e aveva due figli. Da tutti conosciuto come “Rocco”, viveva lontano dalla sua famiglia (residente in Austria) e grazie al suo ottimo francese era riuscito in poco tempo ad ottenere un onesto lavoro in uno dei ristoranti più importanti di Sant’Etienne. I carabinieri di Cosenza lo cercheranno proprio in Austria, seguendo gli spostamenti dei familiari, ma senza successo. Troppo scaltro Greco, profondo conoscitore del mondo criminale e delle tecniche investigative. In una delle sue tante vite si è anche pentito, salvo poi tornare sui propri passi e preferire la vita da latitante.

La cattura e l’ultimo colpo di scena

I militari analizzando gli scatti e grazie al riconoscimento facciale sono risaliti all’identità di Edgardo Greco. L’incrocio dei dati rivelerà una compatibilità superiore al 90%. Un software di riconoscimento facciale avanzato è costato caro all’uomo dai mille volti e dalle tante vite. Dopo un iter giudiziario complicato, la Corte d’appello di Lione aveva dato parere favorevole all’estradizione in Italia di GrecoL’Italia attendeva il suo ritorno, Netflix pensava ad una serie a lui dedicata ma – come spesso è accaduto – ecco l’ennesimo colpo di scena: il cuore si ferma, la storia si chiude. (f.benincasa@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x