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Statti: «Mettendo in campo pratiche virtuose possiamo dare un contributo importante all’economia agricola calabrese»

Il presidente di Confagricoltura Calabria: «Saremo a Bruxelles per protestare». Sulle prospettive per il 2026: «Ci aspettiamo una ripresa dei prezzi. I consumi sono stabili»

Pubblicato il: 10/12/2025 – 17:22
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Statti: «Mettendo in campo pratiche virtuose possiamo dare un contributo importante all’economia agricola calabrese»

ROMA «È un momento particolare rispetto al quale bisogna prestare molta attenzione. Siamo fiduciosi: crediamo che, utilizzando buon senso e mettendo in campo delle pratiche virtuose, si possa dare un contributo importante all’economia agricola della nostra regione». In occasione dell’Assemblea invernale 2025 di Confagricoltura, tenutasi a Roma, Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria e componente della Giunta Esecutiva nazionale, ha tracciato un bilancio sulle attività dell’anno appena trascorso e sulle prospettive per il 2026.

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La protesta a Bruxelles e la riforma della Pac

Ai nostri microfoni, Statti ha espresso forti preoccupazioni per la congiuntura economica sfavorevole e ha annunciato mobilitazioni a Bruxelles contro l’attuale proposta di riforma della Politica Agricola Comune (Pac): «A brevissimo, già dalla prossima settimana, abbiamo un appuntamento importantissimo a Bruxelles, dove andremo numerosi a manifestare contro il Governo europeo per la riforma della Pac, in quanto quello che è stato messo in campo fino ad oggi non è assolutamente sufficiente a sostenere le imprese europee». Statti ha sottolineato come l’agricoltura necessiti del sostegno dell’Unione europea, evidenziando due problemi cruciali relativi alla Pac: il budget e il metodo: «Riteniamo che ci sia un problema di budget che va sicuramente implementato. C’è un problema anche di metodo: il fondo unico non è uno strumento idoneo a sostenere l’agricoltura in un momento di particolari difficoltà».
La necessità di un sostegno pubblico più efficace è legata a una grave congiuntura economica negativa che sta penalizzando diversi comparti. «Stiamo registrando proprio in questo periodo delle flessioni importanti dei prezzi su diversi settori. Parliamo per esempio di olio d’oliva, di latte, ma anche il settore vitivinicolo sta attraversando un momento non particolarmente felice. E i cereali sono in difficoltà oramai da un po’ di anni». Statti ha concluso il punto ribadendo che, vista la congiuntura economica sfavorevole, è «necessario oggi prestare molta attenzione anche ai sostegni pubblici, in particolar modo a quelli europei».

Le ripercussioni in Calabria e l’inversione di marcia per il 2026

E la Calabria, regione a forte vocazione olivicola, è particolarmente colpita dalla crisi dei prezzi: «La Calabria è una regione prevalentemente olivicola. Il settore dell’olio extravergine d’oliva in questo momento è un settore in difficoltà. Abbiamo assistito a un crollo repentino dei prezzi, anche ingiustificato, se vogliamo, perché il prodotto italiano è un prodotto molto ricercato nel mondo”. La Calabria vanta produzioni di eccellenza, valorizzate da marchi come l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) di Calabria e diverse Denominazioni di Origine Protetta (DOP). Statti ha evidenziato l’importanza del patrimonio olivicolo straordinario, «ricco di biodiversità» con «tante cultivar dalle quali riusciamo ad ottenere dei prodotti di altissima qualità». «Conseguentemente, gli imprenditori si aspetterebbero anche dei risultati economici diversi».
Guardando al futuro, Statti si è detto fiducioso, puntando sulla ripresa del mercato e sulla collaborazione con l’amministrazione regionale: «Per il nuovo anno ci aspettiamo una ripresa dei prezzi. I consumi sono stabili, per cui crediamo che da una parte il mercato torni a essere quello dello scorso anno. Dall’altra parte, insieme al Governo regionale, al presidente Roberto Occhiuto e all’assessore Gianluca Gallo, sicuramente faremo delle riflessioni su come utilizzare al meglio le risorse». (m.r.)

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