Lamezia, in carcere l’uomo che aveva incendiato un’abitazione nel centro storico
Convalidato l’arresto del 48enne di origine marocchina fermato dalla Polizia. In casa, durante il rogo, anche bombole per il gas propano

LAMEZIA È stato convalidato l’arresto dell’uomo, di origine straniera, fermato dalla Polizia dopo che nella notte tra l’8 e il 9 dicembre ha incendiato un’abitazione nella quale si era chiuso dopo aver lanciato diversi oggetti. L’uomo, alla vista degli operatori di Polizia, si è chiuso in casa e, utilizzando materiale infiammabile, ha provocato un incendio di grosse dimensioni all’edificio destinato ad uso abitativo. Le fiamme, si sono sviluppate rapidamente, divampando in prossimità di abitazioni civili. Inoltre hanno generato un serio pericolo per la pubblica incolumità anche per la presenza, all’interno dell’abitazione, di bombole per il gas propano, con conseguente allarme e timore tra i residenti, soprattutto anziani, del rione “Giudeca”. L’azione delittuosa ha reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono riusciti a domare l’incendio, mentre il personale del Commissariato di PS di Lamezia Terme, unitamente ad un equipaggio delle Volanti di Catanzaro, ha messo in sicurezza la zona, anche al fine di fare evacuare i residenti.

In casa anche bombole per il gas propano
Contestualmente, gli agenti sono riusciti a fermare l’autore dell’incendio, un cittadino marocchino di 48 anni, già noto alle Forze dell’Ordine per numerosi episodi di disturbo e per comportamenti che hanno più volte destato allarme sociale e che sono risultati indicativi di una mancata integrazione nel tessuto sociale e del disvalore manifestato nei confronti dell’ordinamento giuridico nazionale. Tali comportamenti, peraltro, unitamente al rigetto del permesso di soggiorno, già nel mese di ottobre scorso lo avevano reso destinatario di un provvedimento di trattenimento emesso dal Questore della Provincia di Catanzaro. Tuttavia, lo scorso 2 dicembre il cittadino straniero, a seguito di visita medica, era stato dimesso dal Centro di Permanenza per i Rimpatri di Brindisi CPR presso cui era stato collocato da personale della Polizia di Stato: il suo quadro clinico era risultato incompatibile con il regime di trattenimento in comunità ristretta. Ad ogni modo, rientrato sul territorio lametino, la Polizia di Stato ha prontamente risposto al suo ennesimo atto criminale essendo stato arrestato in flagranza di reato per incendio doloso aggravato, oltre che per minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Lo stesso, a seguito della convalida dell’arresto su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, è stato tradotto in carcere in regime di custodia cautelare.
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