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Zes unica più attrattiva, Sbarra: «pronti ad aumentare la percentuale del credito»

Le somme richieste da chi è interessato ad investire ammontano a 3,6 miliardi

Pubblicato il: 16/12/2025 – 17:19
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Zes unica più attrattiva, Sbarra: «pronti ad aumentare la percentuale del credito»

REGGIO CALABRIA Stimolare gli investimenti, rafforzare la competitività dei territori e rendere più rapido l’avvio di nuove attività imprenditoriali: sono questi gli obiettivi della Zona economica speciale Unica. Le imprese sono sempre più attratte dalle possibilità offerte dalla Zes, tuttavia le risorse stanziate dal Governo per il credito d’imposta 2025 non paiono sufficienti. Secondo i dati diffusi da Agenzia delle Entrate – ripresi da Il Mattino – il totale delle somme richieste da chi è interessato ad investire nella Zes unica ammontano a 3,6 miliardi a fronte dei 2,2 miliardi stanziati dalla Legge di Bilancio di quest’anno. Sul punto, era intervenuto ai nostri microfoni il sottosegretario di Stato Luigi Sbarra, fornendo rassicurazioni sui risultati ottenuti e sui futuri sostegni. «Riguardo agli investitori che si sono rivolti direttamente all’Agenzia delle Entrate per chiedere il beneficio fiscale, in due anni sono state registrate quasi 17.000 domande», sostiene Sbarra e sui finanziamenti futuri, precisa: «Nella legge di stabilità abbiamo 2,3 miliardi di euro per il 2026 e passa un segnale importante che è quello di programmare in una logica pluriennale l’attivazione di questa misura. Nei 3 anni, 2026, 2027 e 2028, il governo ha stanziato 4 miliardi».

La soluzione di Sbarra

«La Zes Unica si conferma strumento decisivo per attrarre investimenti nel Mezzogiorno e rimettere in moto una dinamica di crescita per troppo tempo mancata. Lo dimostrano in modo chiaro le quasi mille autorizzazioni uniche rilasciate dalla Struttura di missione (5,5 mld investimenti) e i numeri dell’Agenzia delle Entrate: nel 2025 il credito d’imposta sosterrà progetti per oltre 7 miliardi. Un risultato che segnala anche la rinnovata fiducia di imprenditori e investitori nel Sud. Parliamo di oltre 10.300 richieste di beneficio fiscale per il 2025, con una crescita di quasi il 50 per cento su anno; richiesti 3,6 miliardi di credito d’imposta, a fronte dei 2,5 miliardi dello scorso anno. Un vero cambio di scala. A fronte del successo straordinario, siamo riusciti con un emendamento alla Manovra a garantire un incremento di 532 milioni, grazie al quale gli investitori vedranno riconosciuta un ulteriore contributo pari al 15 per cento, per un totale del 75 per cento del credito ammissibile. Nei prossimi giorni si valuteranno ulteriori margini d’intervento volti ad aumentare ancora la percentuale complessiva del credito». Lo dice il sottosegretario della presidenza del Consiglio con delega al Sud Luigi Sbarra.

La posizione di Confindustria e Cisl

Fiducioso il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. «Abbiamo sempre chiesto un piano industriale del Paese che avesse almeno una visione di tre anni e abbiamo lavorato insieme per far in modo che l’iper ammortamento avesse nel 2026, 2027 e 2028. Speriamo rimanga così, credo che questa sia la via per dare una visione a lungo termine per chi fa investimenti, insieme alla Zes. Serve volare alto: le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per esserlo serve fare investimenti». Positivo il parere espresso anche dalla segretaria della Cisl, Daniela Fumarola. «Il potenziamento della Zes unica per il Sud» è un punto a favore della manovra.

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