Asp Crotone: un anno di riorganizzazione, investimenti e rafforzamento dei servizi
Il commissario Calamai: un percorso costruito grazie a un impegno collettivo

CROTONE «Il 2025 rappresenta per l’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone un anno di lavoro intenso e strutturato, caratterizzato da interventi concreti sul piano infrastrutturale, organizzativo e assistenziale. Sotto la guida del Commissario straordinario Monica Calamai, l’Asp ha avviato un percorso di rafforzamento complessivo del sistema sanitario provinciale, orientato alla prossimità, alla modernizzazione dei servizi e alla tutela del diritto alla salute, con l’obiettivo di ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzione sanitaria e comunità». Lo riferisce una nota diffusa dall’Asp di Crotone.
Potenziamento strutturale e tecnologico
Dalla riqualificazione alla costruzione di nuove strutture
«Il 2025 – spiega la nota – segna un cambio di passo significativo: non solo il potenziamento delle strutture esistenti, ma la realizzazione di nuove infrastrutture sanitarie, grazie agli investimenti del PNRR – Missione 6 Salute, che stanno ridisegnando la rete dell’assistenza ospedaliera e territoriale della provincia di Crotone».
La sanità di prossimità: Case e Ospedale della Comunità
«Sul territorio provinciale sono stati avviati e progressivamente attivati i cantieri per la realizzazione di sei Case della Comunità e un Ospedale di Comunità, elementi centrali del nuovo modello di sanità territoriale, orientato alla presa in carico, alla prevenzione e alla continuità assistenziale. Nel dettaglio: a Mesoraca è in fase di consegna l’Ospedale di Comunità; a Caccuri è in corso la definizione del progetto aggiornato per l’avvio del cantiere della Casa della Comunità; a Cirò Marina è operativo il cantiere della Casa della Comunità, con l’avvio delle demolizioni interne; a Crotone è stato avviato il cantiere della nuova Casa della Comunità, con le prime opere di delimitazione dell’area; a Isola di Capo Rizzuto è stato allestito il cantiere per la Casa della Comunità; a Rocca di Neto sono stati avviati i lavori per la Casa della Comunità; a Verzino sono stati eseguiti i lavori preliminari e le prime demolizioni interne per la futura Casa della Comunità. Queste strutture rappresentano un investimento strategico per portare i servizi sanitari più vicino ai cittadini, rafforzando l’integrazione tra territorio e ospedale e rispondendo in modo più efficace ai bisogni delle comunità locali».
Il Presidio Ospedaliero “San Giovanni di Dio”
«Parallelamente agli interventi sul territorio, l’ASP di Crotone – aggiunge la nota – ha portato avanti un articolato programma di riqualificazione strutturale, tecnologica e digitale del Presidio Ospedaliero “San Giovanni di Dio”, con l’obiettivo di migliorarne funzionalità, sicurezza e qualità dell’assistenza. Sul piano edilizio e funzionale, sono giunti in fase avanzata di realizzazione interventi strategici: la nuova Unità di Emodinamica, collocata al piano terra in prossimità della Cardiologia, che consentirà di garantire cure specialistiche ad alta complessità riducendo la mobilità sanitaria; la nuova area poliambulatoriale, realizzata negli spazi antistanti l’ex Pronto Soccorso, destinata a rafforzare l’offerta ambulatoriale ospedaliera; l’ampliamento della Terapia Intensiva, mediante la ristrutturazione dei locali adiacenti al reparto esistente, in continuità con il potenziamento dell’area critica già avviato con l’attivazione della Terapia Subintensiva. Accanto a questi interventi, nel corso del 2025 sono stati avviati anche lavori di riqualificazione di spazi ospedalieri ad alta frequentazione, con particolare attenzione alla sicurezza e all’accoglienza. In tale ambito rientra l’intervento di ristrutturazione del corridoio del piano terra, uno degli snodi più utilizzati del presidio, che collega l’area del Pronto Soccorso con Medicina d’Urgenza, Angiologia, Laboratorio Analisi, Farmacia e i collegamenti verso TAC e Risonanza Magnetica. L’intervento, che prevede opere di demolizione, rifacimento delle pavimentazioni, realizzazione di nuove controsoffittature e tinteggiatura delle pareti, è stato programmato garantendo in ogni fase la continuità dei servizi sanitari, nella consapevolezza dei disagi temporanei per operatori e cittadini, ma con l’obiettivo di restituire ambienti più funzionali, sicuri e decorosi.
Innovazione tecnologica e digitale
«Accanto alle opere strutturali, il 2025 ha visto una significativa accelerazione sul fronte della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica dell’ospedale. Sono stati avviati: l’adozione della cartella clinica elettronica di reparto; l’evoluzione del Laboratory Information System (LIS); l’introduzione di nuove piattaforme RIS/PACS; l’implementazione di sistemi informatici per l’Anatomia Patologica; l’attivazione dell’Order Manager. Tali soluzioni sono state progettate in modo interoperabile e integrate con il Clinical Data Repository regionale e con il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, consentendo l’alimentazione del FSE con referti di Radiodiagnostica e lettere di dimissione ospedaliere. A supporto di questi processi, sono stati avviati interventi di rafforzamento delle infrastrutture digitali e della sicurezza informatica, tra cui: sistemi avanzati di cyber security; introduzione dei servizi AppIO e SPID; migrazione di numerosi servizi aziendali sul Polo Strategico Nazionale (cloud pubblico); realizzazione di una nuova rete di trasmissione dati a banda ultralarga, che garantirà connettività in fibra ottica a tutte le sedi aziendali. Nel percorso di digitalizzazione, l’ASP di Crotone è stata inoltre abilitata come centro di registrazione locale per il rilascio delle firme digitali al personale medico, con diverse unità già operative».
Qualità clinica, assistenza e nuovi modelli organizzativi
«Nel corso del 2025 l’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone ha rafforzato in modo significativo la qualità clinica e i modelli assistenziali, affiancando agli investimenti strutturali un lavoro sistematico di riorganizzazione dei percorsi di cura, di recupero di servizi essenziali e di introduzione di modelli organizzativi orientati alla presa in carico globale della persona. L’azione aziendale si è concentrata sul potenziamento delle competenze cliniche, sull’integrazione multidisciplinare e sulla continuità assistenziale tra ospedale e territorio, con l’obiettivo di migliorare l’appropriatezza delle prestazioni, ridurre la mobilità sanitaria e rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e sistema sanitario pubblico».
Rafforzamento dei percorsi clinico-assistenziali e dell’integrazione multidisciplinare
«In ambito ospedaliero sono stati rafforzati i percorsi ad alta complessità, con particolare riferimento all’area oncologica. Nel corso dell’anno sono stati istituiti i Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM), attivato il Day Hospital Oncologico e costituito il PICC Team, strumenti fondamentali per garantire un approccio integrato, personalizzato e continuativo alla presa in carico del paziente oncologico. Tali attività hanno contribuito anche allo sviluppo di iniziative di ricerca clinica e a pubblicazioni scientifiche, rafforzando il profilo professionale e scientifico dell’azienda. Sono stati inoltre adottati nuovi modelli organizzativi trasversali, tra cui il Modello Assistenziale a Conduzione Ostetrica e l’istituzione del Vascular Team aziendale, espressione di una sanità fondata sulla collaborazione tra professionalità diverse e sull’appropriatezza delle scelte cliniche. È stato approvato il PDTA aziendale, che rappresenta uno strumento centrale di governo clinico, con l’introduzione di specifici percorsi dedicati, tra cui quello per i disturbi della deglutizione, a garanzia di uniformità assistenziale e qualità delle cure».
Riorganizzazione e consolidamento dell’assistenza nefrologica e dialitica
«Il 2025 ha segnato una fase di ricostruzione e consolidamento per la UOC di Nefrologia e Dialisi del Presidio Ospedaliero “San Giovanni di Dio”, settore strategico per la gestione delle patologie croniche e per la tutela dei pazienti più fragili. Dopo anni complessi, caratterizzati anche da una significativa carenza di personale medico, l’Unità Operativa ha progressivamente recuperato piena operatività grazie al rafforzamento dell’organico. In coerenza con la programmazione regionale e con il modello di integrazione multidisciplinare promosso a livello aziendale, nel corso del 2025 è stato riattivato presso la Nefrologia il servizio di confezionamento delle fistole arterovenose per emodialisi, insieme all’ambulatorio dedicato al monitoraggio dell’accesso vascolare. Il recupero di questa attività, sospesa da quasi due anni, ha restituito ai pazienti del territorio l’accesso diretto a una prestazione essenziale, contribuendo alla riduzione della mobilità sanitaria e al rafforzamento della presa in carico specialistica. Parallelamente, è stato inaugurato il Centro Dialisi ristrutturato di Mesoraca, intervento che ha rafforzato la presenza del servizio pubblico sul territorio e migliorato la qualità degli ambienti di cura. Nel corso dell’anno si è registrato un incremento dell’attività ambulatoriale nefrologica, con aumento delle prime visite e dei controlli e una conseguente riduzione delle liste d’attesa. Particolare rilievo assume l’attività dell’ambulatorio dedicato ai pazienti con Malattia Renale Avanzata (MAREA), che consente un follow-up strutturato in fase pre-dialitica, favorendo il ritardo dell’avvio della terapia sostitutiva o, quando possibile, l’accesso alla dialisi peritoneale. In tale ambito, la Nefrologia dell’ASP di Crotone si distingue per una percentuale di pazienti in dialisi peritoneale pari a circa il 40%, valore nettamente superiore alla media nazionale, a testimonianza dell’adozione di percorsi terapeutici personalizzati, sostenibili e orientati alla qualità della vita. È proseguito inoltre il Progetto “Dialisi Vacanza”, che ha garantito la continuità assistenziale ai pazienti dializzati durante il periodo estivo e le festività, favorendo accoglienza e qualità delle cure. Nel corso del 2025 è stata infine completata la riorganizzazione dell’ambulatorio per l’inserimento in lista trapianto e per il follow-up dei pazienti trapiantati, assicurando continuità assistenziale e un presidio qualificato per la gestione a lungo termine sul territorio».
Prevenzione, sanità pubblica e qualità delle cure
«In ambito di prevenzione e sanità pubblica, nel 2025 è stata avviata la Profilassi Universale contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) nei neonati, intervento di grande rilevanza per la tutela della salute infantile. È stato inoltre avviato il progetto SalGa-KRO, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, a conferma dell’impegno dell’ASP di Crotone nei programmi di sanità pubblica basati su evidenze scientifiche. Sul fronte della qualità delle cure e dell’accessibilità, dopo oltre dieci anni è stato approvato il nuovo Regolamento ALPI, strumento fondamentale per la trasparenza e la corretta gestione dell’attività libero-professionale intramuraria. Contestualmente, si è registrata una riduzione dei tempi di attesa su diverse prestazioni, a beneficio diretto dei cittadini».
Risorse umane, governance e organizzazione
«Nel 2025 l’ASP ha operato per il rafforzamento dell’organico, con assunzioni nel periodo estivo e proroghe per Infermieri e OSS, l’avvio delle stabilizzazioni del personale non dirigenziale sanitario e la proroga di incarichi infermieristici per le postazioni 118. Sono state inoltre autorizzate le prestazioni aggiuntive per i medici.
È stato adottato il Nuovo Atto Aziendale ed è stata attuata la riorganizzazione aziendale, con le nomine della Direzione Strategica, dei Direttori di Dipartimento, dei Primari e delle Alte Professionalità. Sul piano economico-gestionale sono stati adottati il Regolamento di Budget, nominato il Comitato di Budget e approvato il Bilancio di esercizio 2024. È stata messa a regime la Centrale Operativa Territoriale (COT), quale snodo essenziale per il coordinamento dei percorsi assistenziali, ed è stato risolto il contenzioso sui buoni pasto, con effetti positivi sul clima aziendale.
Nel 2025 è stato inoltre approvato il Regolamento per l’accesso alla Camera Mortuaria del Presidio “San Giovanni di Dio”, misura di particolare rilievo in termini di trasparenza, etica pubblica e prevenzione dei fenomeni corruttivi».
Formazione, ricerca e collaborazioni
«Sono state stipulate numerose convenzioni triennali con atenei per tirocini formativi, attivata la convenzione con l’Università “Magna Græcia” di Catanzaro per i Medici in Formazione Specialistica e approvato il Piano Formazione Aziendale 2025.
Sul fronte della ricerca, è stato siglato un accordo di rilievo europeo con CRO Aviano, CNR e Università Campus Bio-Medico di Roma.
Proseguono inoltre le collaborazioni cliniche con ACOI e con l’AOU “Renato Dulbecco”, e l’adesione a FIASO e CERISMAS».
Integrazione sociale e territoriale
«Nel corso dell’anno – cpnclude la nota dell’Asp di Crotone – sono stati attuati l’accordo per le Dimissioni Protette con i Comuni di Crotone e Cirò Marina e la proroga dei Tirocini di Inclusione Sociale. È stato realizzato il progetto “Discutiamone a Scuola” in collaborazione con la Regione Calabria ed è stato sottoscritto il protocollo per la prevenzione e il contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico. Sul piano dell’umanizzazione delle cure, è stato siglato l’accordo per attività creative nei reparti pediatrici ed è stata istituita la Culla per la Vita, segno concreto di attenzione alla tutela della vita, alla fragilità e all’accoglienza, espressione di una sanità che non è solo cura, ma anche responsabilità sociale e umana».
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